La gara ha per oggetto “Fornitura e posa in opera attrezzature Campus per innovazione del manifacturing “. Indetta il 31 luglio scorso, valore 3.672.730,00 euro. Stazione unica appaltante la Regione Basilicata. A fine settimana la buona notizia.
Ecco: 1) “Aggiudicata gara per Campus manifacturing di Melfi”, titola l’agenzia di stampa della Giunta regionale lucana; 2) “Auto: aggiudicata gara per Campus di Melfi”, comunica l’Ansa di Basilicata alle ore 17,15.
Agenzia regionale e Ansa però non dicono chi ha vinto la concessione e a quale prezzo.
Idem giornali locali e regionali e nazionali, e siti on line d’ogni tendenza politica e latitudine italica che riprendono, tal quale, lo scritto emesso dalle due agenzie giornalistiche.
In attesa che qualche responsabile di pubblica Istituzione sveli nome e cognome dell’aggiudicatario, tocca qui informare su progetto e finanziamento del Campus.
Risale al febbraio 2008 la firma della convenzione tra Regione Basilicata e Centro ricerche Fiat-Sata di Melfi.
Si devono realizzare laboratori specialistici utili all’innovazione–e alta formazione per giovani laureati– del comparto “automotive”, da collegare alla fabbrica della multinazionale piemontese costruita, nel 1998, dentro l’area industriale San Nicola di Melfi. Con quali soldi?
Sei milioni di euro pescati dal Programma operativo lucano Fesr 2007-2013.
Nel 2010 il Comune di Melfi svolge procedura per l’acquisto di attrezzature (19 lotti) pro Campus, importo 1.000.704,69 euro.
Il 31 ottobre 2014 sindaco e assessori di Melfi approvano i progetti esecutivi, redatti da Fiat-Centro ricerche, dei lotti non messi a gara e di quelli nuovi.
Al 12 giugno 2015 il Comune melfese non aveva dato vita all’appalto residuo.
Pertanto il comitato di coordinamento dell’accordo Fiat Sata-Regione Basilicata decide di portare in capo a quest’ultima l’esecuzione del bando: 3.672.730,00 euro, criterio del prezzo più basso.
Tre i lotti in gara: a) celle montaggio, sin trin line, eccetera; b)celle lastratura, sistemi visivi, sensori ottici,eccetera; c) software per ergonomia, training virtuale, eccetera.
Assegnato pochi giorni fa. A chi? Mistero. Strano,dato che trattasi di pubblico denaro.
(foto: fonte Nicola Sangerardi)