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“L’hanno tritata”. Si riapre il caso della scomparsa della salentina Sonia Marra Intercettazione

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Si aprono inquietanti scenari dietro la scomparsa di Sonia Marra, la 25enne di Specchia di cui non si hanno più notizie dal 2006 dopo essere svanita nel nulla dalla sua casa ad Elce, zona universitaria di Perugia poco distante dalla scuola di Teologia di Montemorcino, dove lavorava.

La novità è venuta fuori durante la presentazione del libro intitolato L’Uomo Nero. La scomparsa di Sonia Marra di Alvaro Fiorucci (Morlacchi Editore), presentato a Perugia due giorni fa. Tra i presenti c’era anche Anna, sorella di Sonia, che da anni combatte per avere giustizia e verità per i suoi anziani genitori.

A quella ragazza sai che hanno fatto? L’hanno tritata, non la ritroveranno mai. L’hanno buttata nell’immondizia. A parlare sono un seminarista ed un parroco intercettati dai Carabinieri di Todi nell’ambito di un’operazione antidroga della Procura di Perugia, mentre raccontano la terribile fine che avrebbe fatto Sonia.

Della telefonata intercettata tra il prete e un seminarista ha dato notizia proprio Alvaro Fiorucci nell’incipit del suo libro. Questo il testo della conversazione del seminarista: Era tutto un giro: droga, soldi, sesso e altre questioni. Sai che alla fine ci rimettono sempre i più deboli… In qualche modo la cosa cominciava a scottare perché lei ha visto e ha sentito. Per questo l’hanno annientata. Perché ci sarebbero andati di mezzo i preti. Il corpo non lo troverà mai nessuno perché quella donna non esiste più.

Finora, Umberto Bindella per quella scomparsa fu accusato di omicidio ma poi sempre assolto, fino alla pronuncia della Corte di cassazione nel 2021 che ha confermato che non sia stato lui a uccidere la ragazza di Specchia ed a farne scomparire il cadavere, nonostante le bugie dette per anni per nascondere la loro relazione e (pare) un figlio in arrivo.

In anni di processo a Bindella, dalle indagini fino al suo arresto nel 2010, erano varie le circostanze che avevano convinto gli inquirenti ad indagare su di lui, ma esistono molti documenti, intercettazioni, testimonianze che portavano a conclusioni diverse dall’omicidio per occultare una gravidanza e un rapporto indesiderati.

Ora si riparte da intercettazioni e testimonianze finite in un cassetto. Si riparte da Montemorcino e dal mondo ecclesiastico, dopo un processo che ha visto testimoniare tre vescovi. La famiglia Marra sarà ancora supportata dall’avvocato Vesi ma anche dalla criminologa Roberta Bruzzone, che si è proposta per ottenere l’incarico di ristudiare tutte le carte di questo caso ancora insoluto. (leccesette.it)


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