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Latiano: la prostituzione omosessuale alla base dell’omicidio Mastrogiovanni Arrestato Zakaria Ismaini, 32 anni. La vittima contattò su un sito per soli uomini il nordafricano, che risiede a Catania. L'assassinio tre mesi fa: Cosimo Mastrogiovanni morì bruciato. Il nordafricano ha confessato anche l'assassinio di una donna a Catania

ISMAINI ZAKARIA

ISMAINI ZAKARIAL’uomo arrestato per l’assassinio di Latiano ne ha confessato anche uno a Catania, quello di una donna il cui cadavere è stato trovato in spiaggia.

Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI SAN VITO DEI NORMANNI, A CATANIA, HANNO ESEGUITO IL FERMO DI INDIZIATO DI DELITTO, EMESSO DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BRINDISI, A CARICO DI ISMAINI ZAKARIA, NATO A CASABLANCA IL 10.09.1983 DOMICILIATO A CATANIA SUL LUNGOMARE PLAYA, POICHÉ RITENUTO RESPONSABILE DEI REATI DI OMICIDIO AGGRAVATO, DISTRUZIONE, SOPPRESSIONE E SOTTRAZIONE DI CADAVERE, VILIPENDIO DI CADAVERE, INCENDIO E RAPINA.

LE INDAGINI ESPERITE HANNO CONSENTITO DI APPURARE CHE IL PREDETTO ERA L’AUTORE DELL’OMICIDIO AVVENUTO TRA LA SERA DEL 10 E LA MATTINA DEL GIORNO 11 NOVEMBRE 2014, A LATIANO, AI DANNI DI MASTROGIOVANNI COSIMO, NATO A ORIA (BR), IL 04.11.1951.

IL DELITTO È MATURATO IN UN CONTESTO DI PROSTITUZIONE OMOSESSUALE, IN QUANTO L’ISMAINI, AL TERMINE DI UN INCONTRO DI NATURA SESSUALE INTERCORSO CON IL MASTROGIOVANNI COSIMO PRESSO L’ABITAZIONE DELLA VITTIMA, VEROSIMILMENTE ALLO SCOPO DI IMPOSSESSARSI DELLA VETTURA DI PROPRIETÀ DI QUEST’ULTIMO, NONCHÉ DEL PERSONAL COMPUTER E DI ALTRI EFFETTI PERSONALI, LO HA, DAPPRIMA, AGGREDITO TRAMORTENDOLO E, SUCCESSIVAMENTE, AL FINE DI ELIMINARE EVENTUALI TRACCE, CAGIONATO LA MORTE INCENDIANDO IL CADAVERE.

LA SCENA DEL CRIMINE SI PRESENTO AGLI INVESTIGATORI COME UN POSSIBILE INCENDIO ACCIDENTALE, MA LE INVESTIGAZIONI AVVIATE A CAUSA DI PICCOLI INDIZI RILEVATI NEL CORSO DEI RILIEVI TECNICI HANNO CONSENTITO DI APPURARE CHE SI ERA TRATTATO DI UN OMICIDIO. TALE IPOTESI È STATA CONFERMATA DALL’ESAME AUTOPTICO CHE HA RILEVATO RESIDUI DELLA COMBUSTIONE NEI POLMONI DELLA VITTIMA, INDICE QUESTO CHE IL MASTROGIOVANNI È STATO DATO ELLE FIMME MENTRE ERA ANCORA VIVO.

LA CONOSCENZA TRA VITTIMA E CARNEFICE RISALIVA A POCHI GIORNI PRIMA DEL DELITTO ED È AVVENUTA TRAMITE SITI DI INCONTRI PER SOLI UOMINI. L’OMICIDA, DOPO ESSERSI ACCORDATO CON LA VITTIMA, È PARTITO DA CATANIA ALLA VOLTA DI LATIANO ED HA TRASCORSO DEL TEMPO IN SUA COMPAGNIA FINO A QUANDO, PER MOTIVI ANCORA DA CHIARIRE, È STATO COMMESSO L’EFFERATO OMICIDIO.

LE INDAGINI SI SONO ANCHE SOVRAPPOSTE A ANALOGHE ATTIVITÀ CHE ERANO IN CORSO DA PARTE DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA DI CATANIA, CHE NELLA STESSA GIORNATA HA ESEGUITO ANALOGO FERMO PER UN OMICIDIO COMMESSO SEMPRE DAL ISMAINI ZAKARIA AI DANNI DI UNA DONNA DEL POSTO.

L’ARRESTATO, DOPO AVER ESPLETATO LE FORMALITÀ DI RITO, È STATO CONDOTTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI CATANIA.


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