Di seguito un comunicato diffuso dalla sezione Pd di Pulsano:
Siamo purtroppo costretti a dare una amara notizia ai pulsanesi: la Regione Puglia ha emesso il bollettino con i dati ufficiali della raccolta differenziata nella provincia di Taranto dal quale si evince che Pulsano pagherà l’aliquota massima dell’ecotassa, il 25.82% per tonnellata di rifiuti indifferenziati smaltita, in quanto uno fra i paesi che ha mancato gli obiettivi sulla differenziata, ferma solo al 23,40%.
Questa tassa ricadrà totalmente sui cittadini di Pulsano, che si vedranno aumentare la TARI sia a causa del mancato avvio della raccolta dell’umido, così tanto millantata per lo scorso ottobre 2015 dall’assessore Lupoli, sia per la situazione di stallo del centro raccolta comunale, ormai formalmente pronto, ma privo dei cassoni e soprattutto del personale addetto alla sua gestione.
Nonostante una TARI sempre più cara per le tasche dei cittadini, continuano inoltre i disservizi nella raccolta dei rifiuti. L’ultimo problema è legato al fermo dei mezzi della Lombardi Ecologia, che ormai vecchi, logori e in alcuni casi del tutto privi delle più elementari norme di sicurezza, costringono gli operatori a lavorare a singhiozzi e a saltare per giornate intere il ritiro dei rifiuti dai cassonetti stracolmi.
Non sappiamo con che faccia l’assessore Lupoli e il Sindaco Ecclesia, garante dell’igiene pubblica, si presenteranno in Consiglio Comunale ad approvare i rincari che dovranno far pesare sulle spalle dei pulsanesi per far fronte alla spesa dei rifiuti. Le consigliere comunali del Partito Democratico, Maria Cristina Tomai Pitinca e Anna Salamida, più volte hanno richiesto che si mettessero in atto tutte le forme possibili politiche ed amministrative per far fronte a questa situazione, ma le loro istanze sono rimaste inascoltate e la situazione sembra sul punto di precipitare sempre di più.
La Regione Puglia a guida centrosinistra finora ha fatto la sua parte, intervenendo per aiutare la comunità pulsanese, prima col sovvenzionare il Comune di Pulsano nella realizzazione del centro di raccolta, nell’ottica di incentivare la raccolta differenziata, poi finanziando l’acquisto dei mezzi per la raccolta dell’umido porta a porta. Risorse che allo stato attuale, pur essendo arrivate nelle casse del Comune, non sono state utilizzate nel migliore dei modi.