Convocato nel pomeriggio in procura, Francesco Colella. Stando ai rilievi della perizia calligrafica fu lui, consigliere comunale di Bari (gruppo M5S) a scrivere, nella scheda di votazione, l’insulto sessista nei confronti della collega consigliera Melini. In un adempimento istituzionale, “Irma la troia”. Fino a prova del contrario, Colella innocente. Lui, con un messaggio sul social network, respinge le accuse minacciando azioni nei confronti di chi diffonda notizie false sul suo conto. Il suo avvocato ha ribadito la dichiarazione di estraneità di Colella ai fatti.