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Puglia, riordino ospedaliero: Martina Franca, il deputato si scaglia contro il sindaco Chiarelli, anche per la vicenda della statale 172: "elencare tutti i danni provocati dall'amministrazione Ancona richiederebbe spazi e tempi non compatibili con una comunicazione necessariamente sintetica"

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chiarelli parlamentoDi seguito un comunicato diffuso dal deputato Gianfranco Chiarelli:

Elencare tutti i danni  provocati dalla amministrazione Ancona di questi anni, frutto di una buona dose di incompetenza di parte della sua squadra di governo, ma anche di una assoluta instabilità che caratterizza la sua maggioranza, in continua fibrillazione, richiederebbe  tempi e spazi non compatibili con una comunicazione che deve necessariamente essere sintetica. Del resto  si tratta di situazioni che sono sotto gli occhi di tutti, anche se molti dei problemi  che si continuano a provocare saranno pagati dai cittadini martinesi nei prossimi anni, al termine di una  serie di contenziosi iniziati contro questa amministrazione. Ci limitiamo allora a citare due casi che sono sicuramente emblematici. L’amministrazione Ancona passerà certamente alla storia come la prima ad essere riuscita, grazie alla propria inerzia, a tagliare in due la Valle d’Itria, causando di fatto il sequestro della statale 172! Un vero e proprio disastro per la economia dell’intero territorio, per la stessa immagine di Martina Franca  e causa di enormi disagi per le popolazioni. Ma non è finita! Dopo anni in cui tutto il centro destra ha manifestato le proprie preoccupazioni per le sorti dell’ospedale di Martina Franca, sempre inascoltati e, anzi, accusati di strumentalizzare politicamente la vicenda, siamo giunti al momento della verità. E’ ormai certo che nessun potenziamento, così come tante volte annunciato, interesserà il nosocomio della Valle d’Itria, che, invece,  l’appena varato piano di riordino declassa a livello di  semplice ospedale di base! Ciò solo per l’arroganza di chi,  unico sindaco della provincia, non ha inteso aprire un tavolo di confronto con i consiglieri regionali  e le altre istituzioni del territorio, preferendo interfacciarsi direttamente con Emiliano. Così come in questi anni con supponenza e presunzione ha sempre ignorato ogni nostra sollecitazione. Ancona è persona di indiscussa capacità intellettuale; in grado di valutare da solo con obiettività i fatti. Sia onesto con se stesso e prenda atto del fallimento del suo progetto politico;eviti una lunga agonia per Martina Franca assumendo una decisione di buon senso. Anziché inviare lettere, o chiedere incontri tardivi quanto inutili a Emiliano, firmi qualcosa di più importante per la città: le sue dimissioni.

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9 Comments

    1. È singolare quanto tardivo l’intervento del parlamentare martinese, mentre si lavora per cercare delle soluzioni il suo unico interesse è quello relativo alle prossime elezioni comunali in alcuni centri della provincia jonica come riportato da questo notiziario. Gradirei sapere dall’esimio Onorevole quali atti ha posto in essere per cercare di risolvere il problema depuratore – SS 172, ha presentato qualche interrogazione al Ministro delle Infrastutture, si è recato dai dirigenti dell’Anas, ha interloquito con la Regione e/o con l’Acquedotto Pugliese?

  1. Condivisibile quanto rilevato dall’On. Chiarelli. L’occasione è propizia per conoscere il pensiero dell’On. Chiarelli anche sulle diverse contestate assunzioni effettuate dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Ancona. Non ricordo nulla in merito. Attendo.

  2. Finalmente dopo 18 giorni l’on.le Chiarelli, sempre che non mi sai sfuggito qualche suo intervento, prende posizione da unico parlamentare martinese sulla questione della 172. Se effettivamente è il suo primo intervento al riguardo bisogna concludere che il tempismo è il suo forte e ci sarebbe da chiedersi cosa abbia avuto di tanto importante da fare per non avere il tempo di dire, e possibilmente fare, qualcosa per la 172. Neanche Nessa, da senatore, sarebbe arrivato a tanto. Passando alla questione sanitaria sono condivisibili tutti gli attacchi a Emiliano, Pentassuglia da chiunque tranne che da Chiarelli e cerchio magico. Infatti, vorremmo ricordare a costoro che i primi tagli all’ospedale di Martina (oculistica, nefrologia, otorino) furono fatti sotto la giunta Fitto (2000-2005) e non ricordo che brillarono per coraggio nel muovere accuse all’allora governatore Fitto i vari Chiarelli, Marraffa e compagnia cantando. Anzi, Chirelli, pochi mesi dopo i tagli, ritenne di dover premiare il governatore Fitto candidandosi nella lista proprio del governatore portando in dote 10.000 voti circa.
    Quanto ad Emiliano vogliamo ricordargli che San Severo dista da Bari solo 160 km e in tale tragitto per il quale c’è anche l’autostrada, oltre ai 2 ospedali di II livello (Bari e Foggia) ci sono ben 6 ospedali di I livello (San Severo, Cerignola, Andria, Barletta, Bari San Paolo e Bari Di Venere) e 3 ospedali di base (Molfetta, Bisceglie, e Corato), ovvero un ospedale ogni 14 km. Di contro nei 120 km che separano Bari da Taranto passando per Fasano (ovvero fra le 2 città dove ci sono gli ospedali di II livello) non abbiamo nemmeno un ospedale di I livello e 2 soli ospedali di base malgrado un utenza di oltre 200.000 abitanti. A questo si aggiunga la mancanza di una viabilità accettabile da Fasano all’Orimini e le file chilometriche sul Ponte Punta Penna in occasione dei lavori di manutenzione e l’impossibilità di attraversamento dello stesso in occasione dei frequenti allagamenti

  3. E’ proprio sfortunato l’onorevole Chiarelli. Non aveva detto nulla per 18 giorni sulla 172 scegliendo il tema della sanità per dire finalmente la sua su una questione riguardante la sua città quando, a distanza di qualche ora, il sindaco di centrodestra di Locorotondo, Scatigna, ringrazia pubblicamente il consigliere regionale di centrosinistra Pentassuglia per aver salvato l’ospedale della Valle d’itria. Mai silenzio dell’onorevole Chiarelli sarebbe stato più opportuno se sono confermate le notizie sulla conservazione dei reparti di ostetricia e terapia intensiva. Repubblica Puglia oggi riporta che così l’ospedale di Martina sarebbe in effetti di I livello.

    1. Grazie per il suo intervento. Secondo me la testa non era da fasciare prima, non è da esultare ora. Prima dileggere nel dettaglio i contenuti del provvedimento come si fa a dire cosa e se si perde? Si sta ragionando sui contenuti puramente nominali di una decisione. Ma chi sa quali reparti rimangano in un luogo, o in un altro? Quanti posti letto? (agostino quero)

  4. Sia ben chiaro che non sto esultando tanto che ho premesso:”se sono confermate le notizie di alcuni organi di stampa”. Il mio intervento voleva solo commentare gli interventi del sindaco Scatigna e dell’on.le Chiarelli abbastanza contrastanti tra loro. E, comunque, pur salvando oggi i reparti il problema si potrà ripresentare fra qualche anno quando verrà realizzato l’ospedale di Fasano-Monopoli. Tale momento potrà essere allontanato nel tempo grazie ai tempi biblici dei lavori pubblici.

    1. Grazie per il suo intervento. Sì, ovviamente era chiaro che non si tratta, qui, di fare a gara a chi è peggio o chi è meglio. Lei ha, dal mio punto di vista, centrato il problema: il vero futuribile smembramento dell’ospedale della valle d’Itria è ricollegabile alla costruzione del nosocomio di Monopoli-Fasano e non certo alle (motivate) istanze della parte occidentle della provincia ionica, che hanno portato alla decisione per l’ospedale di Castellaneta. (agostino quero)

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