Sostengono di averla già firmata in almeno 150 e il numero aumenta. Di seguito la lettera con cui numerosi cittadini della contrada San Paolo di Martina Franca contestano le modalità di avvio della raccolta differenziata, che inizia, in quella contrada, oggi:
Ormai ci siamo. Parte dalla C.da San Paolo la Raccolta Differenziata. Voltiamo pagina e ci incamminiamo verso un conferimento più responsabile del rifiuto con quota riciclabile sempre più marcata percentualmente. La Monteco, azienda attualmente responsabile dei servizi di igiene urbana, ha promosso un incontro in C.da per illustrare alla popolazione le modalità del servizio e predisporre per la consegna dei cosiddetti “kit di raccolta” consistenti in contenitori di vario colore per il corretto conferimento delle varie tipologie di rifiuto. Il cosiddetto servizio “porta a porta”, così enfaticamente enunciato, prevederebbe un calendario settimanale di raccolta dai vari contenitori all’ingresso delle abitazioni prospicienti le arterie principali e dei contenitori che, gli utenti delle innumerevoli strade vicinali e di penetrazione esistenti nella C.da, dovrebbero posizionare all’ingresso di tali strade non servite dal “porta a porta”. Peraltro tali operazioni di deposizione dei contenitori andrebbero effettuate nell’intervallo orario 21.00-06.00 per distanze da colmare considerevoli e su percorsi di strade vicinali non servite da luce pubblica. Lo stazionamento di tali contenitori sul ciglio delle strade principali comporterebbe un problema di sicurezza della circolazione nonché di decoro urbano causa l’assenza di marciapiedi, la possibile non custodia per diverse ore, il randagismo diffuso e gli eventi atmosferici che potrebbero alterarne il posizionamento. I Cittadini utenti della C.da di San Paolo chiedono che tale servizio di raccolta “porta a porta” possa essere espletato con mezzi di dimensione idonea che siano in grado di percorrere le strade vicinali e di penetrazione svolgendo un servizio capillare, efficiente e pulito rispettoso del decoro urbano. Tale servizio di igiene “Pubblica” trova in se medesimo la connotazione utile a superare le reticenze manifestate dalla Monteco circa l’impossibilità a percorrere le strade vicinali e di penetrazione in quanto private, e, laddove quand’anche fosse non ci sarebbe alcun pregiudizio da parte degli abitanti di tali strade ad autorizzare il passaggio dei mezzi idonei al servizio.