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Cisternino: furto di energia elettrica, arrestato 64enne Nel bagno di casa uma serra per la droga. Con questa accusa arrestato 27enne di Avetrana. Stalking: arrestato 43enne di Statte

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DI seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:

I Carabinieri della Stazione di Cisternino al termine degli accertamenti, hanno tratto in arresto in flagranza di reato per furto aggravato continuato di energia elettrica Bufano Giuseppe, 64enne del luogo. L’attività accertativa è avvenuta all’interno dell’abitazione dell’uomo, dove la cessazione dell’erogazione di energia elettrica risaliva ufficialmente all’anno 2017. Nonostante ciò anche se il contatore posto all’esterno dell’abitazione appariva con l’interruttore abbassato, all’interno si è constatata la normale erogazione del servizio. L’arrestato ha indicato di aver proceduto ad effettuare un allaccio abusivo alla rete elettrica sul terrazzo, prelevando fraudolentemente l’energia elettrica. Infatti i tecnici dell’Enel intervenuti hanno individuato l’allaccio abusivo effettuato mediante scorticamento e tranciatura del cavo della società erogatrice, al quale erano stati collegati 2 conduttori in rame mediante due pinze. Il cavo abusivo attraversava il terrazzo dell’indagato alimentando l’impianto elettrico dell’appartamento, era stato creato in sostanza un by-pass del misuratore con la finalità di non computare l’energia elettrica prelevata. I tecnici della società erogatrice hanno provveduto a rimuovere l’allaccio abusivo mediante il troncamento del cavo di rame, e a mettere in sicurezza l’intero impianto. Al momento, non è stato possibile computare il numero delle Kwh sottratte, e il conseguente controvalore economico che ne è derivato, è solo possibile fare una stima approssimativa che si aggira in un quantitativo stimato di energia di 40.000 KWH per un valore di circa 6000€. L’arrestato, dopo l’espletamento delle formalità di rito, è stato accompagnato nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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I Carabinieri della Stazione di San Pancrazio Salentino congiuntamente ai militari del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), a conclusione di specifico servizio hanno tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione al fine di spaccio di stupefacente, Addabbo Antonio 27enne residente ad Avetrana (TA). In particolare, a seguito di perquisizione personale e domiciliare nell’abitazione di residenza dell’indagato, sono stati rinvenuti 309 grammi di marijuana e 0,5 grammi di hashish riposti in 4 barattoli di vetro, collocati all’interno della camera da letto. Oltre alla marijuana essiccata, sono state rinvenute 52 piante di cannabis in fase vegetativa dell’altezza di 15 centimetri, coltivate in una serra estemporanea allestita all’interno del bagno. Nel corso dell’espletamento della perquisizione è stata rinvenuta la somma contante di 390,00€ provento dell’illecita attività di spaccio, il tutto è stato sottoposto a sequestro. L’arrestato, dopo l’espletamento delle formalità di rito, è stato condotto nella Casa Circondariale di Taranto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nell’ambito dello stesso contesto operativo è stato deferito in stato di libertà un 22enne residente ad Avetrana, che a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di 8 grammi di marijuana, unitamente a materiale per il confezionamento delle dosi.

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I Carabinieri della Stazione di Statte (Ta) hanno tratto in arresto un 43enne di Crispiano (Ta), ritenuto responsabile del reato di atti persecutori in danno della sua ex convivente.

Alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Massafra (Ta) giungeva una richiesta di soccorso, da parte di una 32enne di Statte, in quanto il suo ex convivente, in forte stato d’agitazione psicofisica, stava tentando di entrare in casa per aggredirla.

I militari della locale Stazione, intervenuti subito sul posto sorprendevano il 43enne mentre era ancora intento forzare la porta dell’abitazione della donna, proferendo al suo indirizzo frasi minacciose; l’uomo alla vista della gazzella dei Carabinieri tentava invano di dileguarsi ma veniva prontamente bloccato ed arrestato dai militari.

I successivi accertamenti hanno fatto emergere un chiaro e preciso quadro indiziario nei confronti 43enne che, da diversi mesi, aveva posto in essere condotte persecutorie, consistenti in pedinamenti, telefonate moleste e minacce nei confronti della vittima, la quale, nel timore di subire ben più gravi conseguenze, si era vista costretta a cambiare le proprie abitudini di vita, fino al punto di essere costretta a non uscire più sola da casa.

L’uomo, all’esito delle formalità di rito, così come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica del capoluogo jonico veniva tradotto presso il carcere di Taranto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


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