Luigi Fiilorillo, ex amministratore unico delle ferrovie sud est, è stato condannato in primo grado a dieci anni di reclusione per il crac delle ferrovie sud est risalente a poco meno di dieci anni fa (poi Fse entrò nel novero di ferrovie dello Stato). Pena accessoria, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. L’avvocato di Fiorillo presenterà ricorso.
L’ex amministratore unico non era l’unico imputato nel processo per ipotesi di bancarotta fraudolenta da 230 milioni di euro. Tra gli altri undici imputati sono stati condannati in quattro.
Condanna a quattro anni e mezzo di reclusione per Ferdinando Bitonte, gestore di società che secondo l’accusa avrebbero contribuito a distrarre 53 milioni di euro da ferrovie sud est. Quattro anni di reclusione per Angelo Schiano, avvocato (distratti secondo l’accusa 27 milioni di euro dal patrimonio delle ferrovie sud est). Quattro anni di reclusione per Francesco Paolo Angiulli che era dirigente Fse. Due anni di reclusione, pena sospesa, per l’ex dipendente Nicola Di Cosola, accusato di avere dissipato in una circostanza il patrimonio societario. Bitonte, Schiano ed Angiulli anche interdetti dai pubblici uffici per cinque anni.