La festa del lavoro, nonostante tutto. Oggi si celebra non si sa bene cosa, è l’emblema di un contesto piuttosto disorientato questo Primo Maggio. La stessa segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, ha parlato di festa dei disoccupati, più che di quella dei lavoratori. Comunque, oggi, è festa. Iniziamo dalle origini.
Il Primo Maggio si deve alle proteste di inizio maggio 1886 nell’Illinois, per l’orario di lavoro. Quindici anni prima era stato riconosciuto, sempre negli Stati uniti d’America, il diritto a fissare orari di lavoro, poi si chiese l’estensione a tale diritto anche all’Europa. Ma sempre negli Usa, il rispetto di quanto sancito non era rigoroso, così a Chicago si protestò, all’inizio di maggio 1886. Furono uccisi due lavoratori, fra quelli che erano in protesta, da parte della polizia che sparò, quel 3 maggio, davanti adl magazzino Haymarket. Così l’organizzazione internazionale dei lavoratori scelse l’1 maggio come data simbolica della di commemorazione delle lotte operaie e, in generale, per il lavoro.
Si celebra in tutto il mondo, la festa, e naturalmente in Italia. C’è il comizio unitario dei sindacati confederali a Pordenone, c’è il concertone del Primo Maggio a Roma. Comizio dell’Ugl a L’Aquila.
Anche in Puglia, manifestazioni di rilievo: il consiglio comunale di Noci ha votato un ordine del giorno sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Oggi il comizio dei segretari regionali dei sindacati confederali è in programma a Molfetta dove morirono padre e figlio in un incidente sul lavoro qualche settimana fa.
A Taranto dalle 15 avrà luogo il concerto che, a quello della capitale, non ha proprio nulla da invidiare.
Il concerto di Taranto sarà presentato da Andrea Rivera, Valentina Petrini e Luca Barbarossa.
Fiorella Mannoia, Caparezza, Afterhours, Après La Classe Diodato Diverso Cappuccetto Rozzo Mc Don’t Ask Me Emanuele Barbati Fido Guido + @Rockin’ Roots Band + Idem + Gmac Citylock Official from Kingston, Filippo Graziani, Remigio Furlanut + Mimmo Gori + Frank Buffoluto & i Pali Delle Cozze, Grazia Negro, Ilaria Graziano & Francesco Forni “From Bedlam to Lenane”, Insintesi, Mama Marjas e Don Ciccio, MEry Fiore, Municipale balcanica, Nobraino, non giovanni, Paola Turci, REZOPHONIC, Rubbish Factory, SLT, Stip’ Ca Groove, Sud Foundation Krù, Sud Sound System Official, Tre Allegri Ragazzi Morti, Una, Vinicio Capossela e la Banda della posta. Questo il cast messo su dal comitato di cittadini Liberi e pensanti, per la direzione artistica di Michele Riondino e Roy Paci. “Sì ai diritti, no ai ricatti – Furuto… ma quale furuto?” lo slogan della manifestazione che ha anche uno scopo benefico, l’acquisto di un emogasometro. E che sarà un evento culturale e sociale di importanza assoluta. Concerto che capita, inevitabile l’accostamento, poche ore dopo la morte del patron dell’Ilva, Emilio Riva. Fra l’altro, la giornata organizzata dal comitato Liberi e pensanti e che si svolge nello spazio alle spalle della concattedrale (concerto compreso) inizia alle 9 con il dibattito sulla dicotomia ambiente-lavoro.
Sempre a Taranto, ieri i disoccupati Slai Cobas che sono in presidio permanente sul marciapiede del ponte girevole, hanno invitato il vescovo al loro presidio. Il prelato è andato subito lì, ha detto che avrebbe chiamato immediatamente il sindaco e il prefetto per riferire le richieste delle persone che protestano. Poi ha chiesto loro di recitare insieme l’Ave Maria ma loro hanno detto no.
Ancora a Taranto: oggi, nell’ambito della manifestazione con il concerto, anche il dibattito e anche la presenza del forum abruzzese dell’acqua, per parlare dell’inquinamento di Val Pescara.
A Bari, ieri sera concerto nell’area della pace, quartiere Japigia, e oggi happening musicale nell’ex caserma Rossani.
(foto: preparativi del concerto di Taranto, fonte profilo facebook del comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti)