Scrive Dario Intiso, nella sua petizione su change.org:
Il portale Subito.it vieta l’inserimento della parola Troia e la segnala come grave violazione del regolamento. Io abito a Troia paese della provincia di Foggia famoso per la sua Cattedrale e il suo Nero di Troia. Ancor più grave è non riconoscere l’antico sito in Asia minore da cui deriva la leggenda del Cavallo di Troia. Immaginate di avere a casa su uno scaffale impolverato una riproduzione del Cavallo di Troia e quindi di metterlo in vendita su Subito.it primo portale di compravendita dell’usato. Beh secondo il loro regolamento bisognerebbe inserire l’annuncio in questo modo “Vendo Cavallo di …”. Immaginate di commerciare vini ed essere costretti a scrivere “Vendo Nero di…” oppure vendo “Nero di T***a” Anche la forma affitto casa a Troia (FG) non è consentita. Io mi sento offeso e “bullizzato” dal portale! Ci sono moltissime persone che in Italia hanno il cognome Troia. Allora cosa facciamo le escludiamo dai colloqui di lavoro poiché non è possibile inserire parolacce nei curriculum? Non riconoscendo il paese di Troia non riconosciamo uno dei nostri presidenti del consiglio Antonio Salandra nato e vissuto a Troia. Il 3 marzo 1979, entra in circolazione la banconota da 5.000 lire con il Rosone della Cattedrale di Troia. Secondo i puritani di Subito.it cosa facciamo? Buttiamo tutto alle fiamme? Più volte ho segnalato la cosa all’assistenza avendo due tipi di riscontri:
– Non mi rispondono. Inventano telefonate nei miei confronti mai ricevute
– Non si cambia il regolamento. Il sistema riconosce Troia come una violazione.
Provate quindi a ricercare la parola Troia su Google…non vi apparirà un sito hard. Sono fiero di abitare a TROIA e di essere TROIANO. Ma soprattutto non rinnego la storia.