La Corte dei conti, nella sua analisi sulla finanza locale, dopo avere lanciato un allarme per le province alle viste dell’impossibilità di garantire servizi primari, parla dei Comuni. I trasferimenti statali, per quegli enti locali, sono diminuiti complessivamente di otto miliardi di euro negli ultimi cinque anni. Significa l’impossibilità (o l’estrema difficoltà) di riparare le buche in strada, significa l’impossibilità (o l’estrema difficoltà) di sostenere le famiglie, eccetera. Peraltro i Comuni devono andare a prendersi risorse da qualche parte e lo hanno fatto aumentando l’imposizione ai cittadini: aumento del 22 per cento negli ultimi tre anni. Si è passati, in media, da 505,5 euro del 2011 ai 618,4 euro pro capite dell’anno scorso. “I livelli massimi di riscossione tributaria” si registrano nei Comuni con più di 250mila abitanti, dove arriva a 881,94 euro pro capite.
