Di seguito un comunicato diffuso da Ance Puglia:
Il presidente di ANCE Puglia Gerardo Biancofiore che ha commentato i dati emersi nel corso dell’ incontro sui trasporti e comunicazione dal titolo “Lo sviluppo economico tra Scilla e Cariddi” tenutosi nella sede di ANCE Lecce.
“Siamo seduti su una montagna di risorse finanziarie nazionali ed europee per il rilancio infrastrutturale ed economico della Puglia, che rimangono perlopiù sulla carta a causa della burocrazia”. È quanto dichiara il presidente di Ance Puglia Gerardo Biancofiore commentando i dati emersi nel corso dell’incontro organizzato oggi da Ance Lecce. “La Puglia con gioco di squadra, ha tutte le carte in regola per vincere la sfida dei fondi europei – aggiunge Biancofiore – ; la programmazione 2014 – 2020 prevede per la nostra regione, tra fondi nazionali ed europei, oltre 12 miliardi di euro riferibili al settore delle costruzioni, un potenziale enorme considerato che ogni miliardo investito in edilizia genera circa 15.500 posti di lavoro, attivando una ricaduta sul sistema economico per circa 3 miliardi e mezzo di euro; com’è possibile che nelle amministrazioni centrali e territoriali la burocrazia stia avendo la meglio rispetto alla prospettiva di un salto di qualità in termini di infrastrutture, qualità della vita e sicurezza dei territori?”
“Purtroppo, se da un lato si registrano lentezze nell’attivazione dei programmi operativi nazionali e regionali relativi ai fondi strutturali europei che ancora non fanno registrare segnali concreti in termini di opportunità per le imprese, dall’altro, dopo i ritardi già registrati nella fase di programmazione delle risorse, per il Fondo Sviluppo e Coesione si continuano a registrare lentezze nell’avvio dei programmi infrastrutturali. Sui fondi europei chiediamo più trasparenza sullo stato di avanzamento e una maggiore celerità nel trasformare la programmazione in bandi ai quali possono partecipare le imprese. Anche il Patto per la Puglia – conclude Biancofiore – che prevede interventi per circa 5,66 miliardi di euro di cui una fetta importante per le infrastrutture, risulta assegnatario di risorse di cassa nel biennio 2016-2017 solo per poche centinaia di milioni di euro. E anche per questo programma è indispensabile accelerare le procedure e ridurre la burocrazia a livello nazionale e locale al fine di consentire di sfruttare al meglio tali opportunità”.