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Bonus edilizi: presunti crediti fittizi, sequestri per circa quaranta milioni di euro Guardia di finanza

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Di seguito un comunicato diffuso dalla Guardia di finanza:

I finanzieri del Nucleo Operativo Metropolitano di Bari stanno dando esecuzione a
numerose perquisizioni e sequestri nelle province di Bari e Foggia in attuazione di un
provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza emesso da questa Procura della
Repubblica per un valore di oltre 40 milioni di euro, relativo a beni riconducibili a n.
5 persone fisiche indagate a vario titolo per emissione di fatture o altri documenti per
operazioni inesistenti, indebita compensazione, riciclaggio ed autoriciclaggio, e sei
società con sede a Bari e Gioia del Colle, indagate per le ipotesi previste dagli artt. 25
octies e 25 quinquiedecies del D.Lgs. n. 231/2001.
Le attività di indagine hanno permesso di individuare soggetti che hanno utilizzato in
maniera indebita le misure agevolative previste per gli interventi edilizi disciplinati dal
c.d. “Decreto Rilancio” di cui all’art. 121 del D.L. 19.05.2020 n. 34 (conv. in Legge
17.07.2020 n. 77) e succ. mod.. La legislazione in argomento prevede, tra l’altro, la
possibilità di acquisire crediti d’imposta cedibili a terzi e utilizzabili in compensazione
ovvero monetizzabili presso le Poste Italiane, banche ed altri gruppi di acquisto.
L’articolato meccanismo di frode scoperto riguarda, in particolare, la cessione del
credito d’imposta in relazione ai “bonus edilizi” (superbonus 110%, bonus facciate,
sisma bonus ecc.).
Gli approfondimenti investigativi (trattasi di provvedimento reso in fase di indagine
preliminare che dovrà essere confermato in sede dibattimentale con il contributo
della difesa) hanno consentito alle Fiamme Gialle di individuare l’esistenza di un
circuito fraudolento, che graviterebbe intorno alla figura di un commercialista barese,
rappresentante legale di numerose società operanti nel settore edile, il quale ha creato
i presupposti per l’utilizzo, presso l’Agenzia delle Entrate, di crediti d’imposta di fatto
inesistenti, a fronte di lavori di ristrutturazione asseritamente effettuati, ma privi di
riscontro agli esiti delle indagini, in danno di ignari contribuenti, tutti dichiaranti redditi
modesti o nulli.
In particolare, i circostanziati approfondimenti d’indagine (fatta salva la valutazione
nelle fasi successive con il contributo della difesa) avrebbero consentito di rilevare la
“fittizietà” delle prestazioni generatrici delle agevolazioni fiscali, sulla base di alcuni
indici di anomalia, tra i quali risulterebbero: l’assenza di alcuna pratica edilizia istruita
presso i riferimenti catastali indicati, ovvero, in alcuni casi, la difformità della licenza

rispetto ai presunti lavori eseguiti; la mancanza di fatture di esecuzione dei lavori da
parte del fornitore/impresa esecutrice.
Ottenuta la concessione dei crediti d’imposta fittizi da parte dell’Agenzia delle Entrate,
gli stessi venivano monetizzati direttamente dalle società rappresentate dall’indagato
mediante cessione del credito alla società Poste Italiane S.p.A., ceduti a soggetti terzi
(persone fisiche e/o giuridiche), i quali provvedevano, anch’essi, a monetizzarli
attraverso l’ulteriore passaggio di cessione dei crediti alla società Poste Italiane
S.p.A., ovvero li utilizzavano indebitamente, sui modelli F24 presentati, in
compensazione al pagamento di debiti di natura tributaria e/o previdenziale.
La responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo all’esito del giudizio con
sentenza penale irrevocabile. Nei confronti degli stessi vige, infatti, la presunzione di
innocenza che l’art. 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza
definitiva.
L’operazione odierna testimonia la costante e prioritaria attenzione della Procura della
Repubblica di Bari e della Guardia di Finanza, quale forza di polizia economico-
finanziaria a tutela della spesa pubblica, per verificare la corretta destinazione delle
ingenti risorse messe a disposizione della collettività per mitigare gli effetti negativi
della pandemia e per favorire la ripresa dell’economia e l’ammodernamento del Paese.


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