Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori di Anima Mea:
Sargis Ghazaryan, l’ambasciatore armeno in Italia, sarà l’ospite d’onore del concerto inaugurale di Anima Mea a Nor Arax, il villaggio di via Amendola 154 creato nel 1924 dal poeta in esilio Hrand Nazariantz per accogliere i profughi del genocidio di cent’anni fa. È, dunque, con un omaggio al popolo perseguitato che il festival pugliese di musiche, mondi e memorie, diretto da Gioacchino De Padova nell’ambito della rete Orfeo Futuro sostenuta da Puglia Sounds, taglia il nastro dell’edizione 2015. L’appuntamento a Nor Arax è per martedì 1 settembre, alle ore 20.30, con Cristina Zavalloni (foto) e l’Ensemble ’05 nel progetto Pour toi, Arménie, omaggio a Charles Aznavour e alle sue origini armene che ha debuttato domenica a Monopoli per il Festival Ritratti, altra manifestazione di Orfeo Futuro.
La partecipazione al concerto dell’ambasciatore, la cui presenza offre un’importante occasione di riflessione sul tema dell’accoglienza in piena emergenza profughi, sarà preceduta da un incontro istituzionale con il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e da una visita al villaggio di via Amendola, dove nel corso della serata verranno anche presentate alcune opere ispirate all’esodo del popolo armeno, i video Rimani, mi dicesti, ed io restai (2013) della barese Agnese Purgatorio e La Rinascita – VeraZnunt (2008) dell’avellinese Antonello Matarazzo, e l’opera in ceramica di Antonio Vestita della Bottega Vestita di Grottaglie, Fiori d’Armenia (2015).
Quindi, il concerto di Cristina Zavalloni, voce versatile in grado di spaziare dal jazz al repertorio classico, antico e contemporaneo che, dopo l’esperienza del cd Solidago di alcuni anni fa, torna a celebrare lo straordinario chansonnier di origine armene (il cui vero nome è Shanhour Vaghinagh Aznavourian), il quale non sarebbe potuto nascere se la madre non fosse sopravvissuta al genocidio del 1915. Nel centenario della tragedia, ancora scolpita nella memoria del popolo discendente dal leggendario Haik, Pour toi, Arménie è, dunque, il ricordo di quell’immane orrore, che gli armeni chiamano Medz Yeghern, il «Grande Male», e un delicato tributo a uno dei grandi poeti della musica transalpina, tra i pochi a conquistare il difficile pubblico americano.
Insomma, un omaggio a indimenticabili melodie, per l’occasione riarrangiate da Paola Crisigiovanni e, in un progetto originale e inedito, reinterpretate da Cristina Zavalloni nel suo inconfondibile stile eclettico e trasversale, qui sostenuto dall’Ensemble ’05, formazione «a geometria variabile» nella quale convivono un’anima acustica e una elettrica, una classica e una sperimentale, e per l’occasione formata da Cristiano Arcelli al sax, Massimo Felici alle chitarre, Paola Crisigiovanni al pianoforte, Pasquale Gadaleta al contrabbasso, Cristiano Calcagnile alla batteria, Sara Sartore all’oboe, Ylenia Carbonara al flauto, Cristina Ciura al violino, Claudia Laraspata alla viola e Mariapia D’Attolico al violoncello.
Si potranno ascoltare Tous les visages de l’amour, Vivre avec toi, Si tu m’emportes, Ed io tra di voi, Qui?, Les plaisirs démodés, La mamma, Le cabotin (L’istrione) e, per l’appunto, Pour toi, Arménie.
Info www.orfeofuturo/animamea.it oppure 328.6677282, biglietti euro 10, ridotti euro 5.