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Martina Franca: neve e disagi, il sindaco e quel fondamentale tempo perso Il documento che testimonia il ritardo negli interventi. La città al centro delle cronache per il fallimento dell'azione

neve monnezza martina
neve monnezza martinaQuesto è l’emblema della gestione per l’emergenza-neve a Martina Franca. Vogliamo chiamarla fallimentare?
Di seguito è riportata la comunicazione che si trova nella home page del sito istituzionale del Comune di Martina Franca. Si tratta di una comunicazione del 31 dicembre. Parla di una ordinanza del sindaco, risalente appunto alla mattina del 31 dicembre. Quando, cioè, c’era già mezzo metro di neve. E quando, da due giorni, il dipartimento della protezione civile aveva emesso l’allerta meteo, con specifica raccomandazione ai Comuni di pianificare gli interventi. Il fatto-chiave di tutta la storia è questo.
via bellini terzo giornoCosa ha fatto il sindaco di Martina Franca, sapendo da due giorni che ci sarebbe stata non una spolverata di neve ma una nevicata da venti centimetri (lo dice la protezione civile)? I risultati di quello che ha programmato sono tuttora sotto gli occhi di tutti. Monnezza compresa (foto inviata da un lettore). O complresa la situazione in una strada principale (via Bellini, foto a destra: ce la manda un altro lettore). Una cosa che, al terzo giorno, fa chiedere a molti: ma che diavolo (ci sarebbe anche una parola alternativa ma non è il caso) avete fatto finora.
Quando, la sera del 30 dicembre, era iniziata la nevicata, c’era da non andare a dormire la notte (la notte prima) e gli interventi dovevano già essere pianificati, da diverse ore. Altro che quella ordinanza che, da qui, è ritenuta tardiva e in concreto inutile (se non per dire formalmente abbiamo fatto qualcosa) del 31 dicembre. Quel centro operativo comunale doveva essere in funzione da diverse ore. Dal giorno prima. O forse da due giorni prima.
Il documento che riproponiamo di seguito è l’emblema, lo ripetiamo, di ciò che riteniamo il fallimento nella gestione dell’emergenza-neve a Martina Franca. Che fra l’altro è al centro della cronaca per lo meno regionale, per essere il riferimento non dell’emergenza neve, quanto della inadeguatezza degli interventi nel fronteggiarla. E quando un giornalista, nel suo resoconto, dice che il sindaco “balbetta una risposta”, ha forse detto tutto, della qualità del lavoro svolto a Martina Franca per fronteggiare l’emergenza neve, da parte dei responsabili. A partire, naturalmente, dal primo.
Di seguito la comunicazione pubblicata il 31 dicembre in home page del sito istituzionale del Comune di Martina Franca:
Nelle prime ore del mattino, il Sindaco ha emesso una ordinanza (n. 15), per l’istituzione del Centro Operativo Comunale per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione. PER LE SEGNALAZIONI E’ ATTIVO IL NUMERO DI TELEFONO 080/4836221.

Stemma del Comune di Martina Franca

Martina Franca, 31 dicembre 2014

La struttura comunale, insieme alle forze di Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale, Corpo Forestale, Vigili del Fuoco e Aeronautica Militare è impegnata, senza interruzione, per fronteggiare i disagi che ci vengono segnalati.

 

In queste ore si sta procedendo a liberare le principali strade cittadine, terminate queste operazioni di sgombero si passerà alle arterie secondarie.

 

Si invitano i cittadini, inoltre, a non sostare sotto gli alberi innevati data la pericolosità degli stessi.

 

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6 Comments

  1. (commento moderato in questa parte) Anche nel caos di una emergenza così drammatica si ha il coraggio di fare un comunicato di auto celebrazione. Poveri cittadini governati da gente inadeguata ed incapace, molto brava a (commento moderato in questa parte). Che Dio ci aiuti!!!!!

  2. Sindaco.Siamo abitanti di c/da Capo di Gallo zona C.Forse lei non sa che come tutti i cittadini onesti,paghiamo le TASSE.L’ultima che abbiamo pagato ( la cosidetta TASI)era od e’ per i servizi inesistenti in queste zone.Non pretendiamo la luna nel pozzo ma quando ci sono delle emergenze di questo tipo,quanto meno pulire le strade comunali,che nei tratturi ci pensiamo noi a spalare la neve.Nei bilanci annuali i soldi della TASI devono essere disponibili per queste emergenze e non prendere altre vie.E’ quattro giorni che siamo isolati,forse non credera’ che qui la neve e’ arrivata all’altezza delle ginocchia.Spero in una sua risposta.

    1. Grazie per il suo intervento. Lei spera in una risposta del sindaco di Martina Franca? Noi, che gli abbiamo fatto una domanda sulla tassa rifiuti, aspettiamo una sua risposta da 436 giorni. Insomma, buona fortuna. E tutta la solidarietà per il disagio che lei, come tanti cittadini, sopporta. Naturalmente questo spazio, per qualsiasi segnalazione, è a disposizione. (agostino quero)

  3. Ringrazio a nome di mio padre la vostra solidarietà a quanto accaduto. La fortuna che hanno avuto i miei genitori è che hanno in casa i beni di prima necessità, alimenti e legna per riscaldarsi, e che al momento godono di buona salute, ma nella drammatica evenienza di un loro problema serio di salute come avrei fatto io o un primo soccorso a raggiungerli? Io abito a 16 km da loro, nelle campagne di vicino Martina Franca, ed ero isolato anche io con 60 cm di neve su una strada comunale che da solo ho dovuto spalare per cercare di raggiungerli, cosa che solo in questo preciso istante riesco a fare!!! Solo ora ho potuto abbracciare e fare gli auguri di Buon Anno ai miei genitori, dopo 4 giorni. Una vergogna incredibile, un disagio preannunciato da diverso tempo a cui non si è posto nessun tipo di rimedio.
    Faccio una domanda al sindaco (e non lo scrivo con la esse maiuscola perchè non merita di essere il primo cittadino): se i miei genitori avessero avuto un grave problema di salute ed ora dovevo salutarli per sempre quale sarebbe stata la sua risposta nei miei confronti? Il minimo che potessi fare è denunciare l’intera amministrazione di questo comune!
    Ben me ne vedrò alle prossime elezioni comunali dal chi dare il mio voto!

  4. Questa è una città alla deriva solo che qui la Marina Militare non può salvarci. Tasi / Tares / Tari tra le più alte d’Italia ma servizi zero.

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