Nei giorni scorsi, il processo penale di primo grado ha fatto registrare le richieste dell’accusa. Quattro anni di reclusione per ciascuno e anche una multa, nei confronti di cinque ex dirigenti del Comune di Martina Franca, per la vicenda dei superstipendi. Prossima udienza, il 12 aprile.
Si sono portati avanti con il lavoro quelli del procedimento civile: già celebrato il primo grado, con il Comune che aveva ottenuto un giudizio favorevole. L’8 marzo inizierà l’appello, al quale fanno ricorso i dirigenti. Complessivamente, in ballo ci sono circa cinque milioni di euro. Non risulta peraltro che il Comune abbia formalizzato il mandato all’avvocato, per l’appello. Per lo meno, all’albo pretorio non ne abbiamo scorta traccia. Ferdinando Santoriello, commissario straordinario del Comune, insediatosi ieri, ha dunque questo primo impegno al quale dedicarsi. Salvo che la cosa non sia stata fatta e che sia dovuto a distrazione nostra. Perché di certo il Comune di Martina Franca non vorrà rinunciare per nulla al mondo, a volersi tutelare nel migliore dei modi. Qualunque decisione ciò debba far prendere. Vero?
(foto: fonte ilpopolovesuviano.it)
Sicuramente sarà sfuggito a Lei Direttore o il provvedimento di nomina del difensore non è stato ancora pubblicato. Anche perchè ci sono gli appelli dei dipendenti nelle stesse condizioni. Ed i dirigenti responsabili, Navach e Merico, oltre ai sub commissari Gigante e Ruocco ed ai commissari straordinari Castaldi e Santoriello, si assumerebbero una grossissima responsabilità a non confermare il mandato all’avvocato vittorioso per il comune in primo grado. Non ritengo che siano così ingenui nel rischiare di vanificare il lavoro della Ragioneria Generale dello Stato, della Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti per la Puglia di Bari, dei Giudici del lavoro di primo grado e dei loro Consulenti Tecnici, della Procura della Corte dei Conti che ha archiviato in considerazione della procedura di recupero messa in atto dal Comune, oltre quella dei Consiglieri Comunali che nel 2007 avviarono il procedimento e dei revisori dei conti che rilevatori le irregolarità. Oltre quella della Procura della Repubblica di Taranto e dei consulenti del Pm. Comunque, sarebbe opportuno che il comune dimostri che le presunzioni di codesto giornale siano infondate e che esistono gli atti di nomina dell’avvocato vittorioso on primo grado per assistere il comune in fase di appello visto che conosce bene i diversi procedimenti. Però mi sorge un dubbio: non vorrei che si stia usando la strategia già usata in passato di non costituirsi per lasciare campo libero ai vecchi dirigenti ed ai dipendenti. Non è comprensibile anche perché le spese dell’ avvocato resterebbeto a carico delle controparti. E gli attuali dirigenti, commissari e sub commissari si assumerebbero la responsabilità penale, civile e patrimoniale. Penso che non convenga loro!!!
Penso che a Benedetto sia sfuggito il soggetto che forse, a mio parere, avrebbe le maggiori responsabilità: il Segretario Generale del Comune di Martina Franca Dott.ssa Maria Rosa Viceconte, se risulta ancora reggente. Il Segretario Generale sovraintende l’attività di tutti gli uffici. Pertanto, desse riscontro alle richieste di questo blog fornendo gli atti o pubblicandoli nell’albo pretorio del comune. Speriamo che la vicenda sia seguita dal Procuratore Capo della Repubblica di Taranto Dott. Carlo Maria Capristo e che disponga un’immediata ispezione presso il comune per accertare le cose come stanno prima che sia troppo tardi.
L’incarico per il recupero delle sommre fu conferito dal commissario straordinario Sandro Calvosa sulla base di una gara esperita all’esito della quale risultò vincitore l’avv. Quaranta per l’intero procedimento. Non era limitato al primo grado di giudizio. Ora il commissario attualmente il carica deve solo eventualmente firmare i mandati per far costituire in giudizio l’avvocato già incaricato. Naturalmente, se non si firma il mandato ci si assume la responsabilità anche per la mancata proposizione di eventuali appelli incidentali. Ai posteri l’ardua sentenza.
Direttore, mi sa che proprio ragione Lei: il comune non ha fornito i dati relativi alla costituzione in giudizio. Quindi non si è ciostituito ed è preclusa la possibilità di difendere il comune in fase di appello e, quanto di più grave, ha lasciato ai dirigenti ed ai dipendenti campo libero. Infischiandosene di dieci anni di lavoro di diversi autorevoli organi di controllo. Atteggiamento incomprensibile per la difesa delle casse comunali. Grossissima e gravissima responsabilità assunta dagli organi apicali del comune.