Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:
Dopo il blitz di mercoledì scorso che ha portato all’arresto di 10 persone responsabili di associazione a delinquere finalizzata ai furti “banda del buco” ma, soprattutto, agli autori del grave incendio alla ditta di raccolta rifiuti Buttol, non si è fermato il controllo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia nel Comune di San Severo. Questa volta nel mirino dei militari alcune zone di spaccio di stupefacenti, ubicate nei quartieri più a rischio della città. Nel dettaglio, i Carabinieri di san Severo, con l’ausilio delle Unità Cinofile e dei Cacciatori di Puglia, hanno setacciato due palazzine recuperando complessivi 150 grammi tra hashish e marijuana, sostanza custodita da due giovani pusher di San Severo. L’intervento dei militari è stato fulmineo, non è stato dato modo ai soggetti di eludere il controllo, tuttavia, uno dei due, alla vista dei militari, ha tentato, invano, di disfarsi della sostanza, non facendo però i conti con il cane antidroga che, ancora una volta, con il suo fiuto infallibile, ha subito segnalato il luogo dove lo stupefacente era appena stato lanciato.
Il secondo giovane in casa aveva una confezione di cellophane con all’interno “il fumo”, subito segnalata dal cane, e recuperata dai militari; a quest’ultimo, però, è stato sequestrato anche numeroso materiale per il confezionamento delle dosi, nonché una somma di denaro composta da banconote di piccolo taglio. I due giovani spacciatori sono stati portati in caserma e, dopo aver informato la Procura della Repubblica di Foggia, per uno di essi, sono scattate le manette poiché è stata accertata la presunta attività di spaccio; per l’altro reo i militari hanno proceduto con il deferimento in stato di libertà. Dalle analisi chimiche sulla sostanza sequestrata, il laboratorio sostanza stupefacenti dei Carabinieri di Foggia, in base al principio attivo ricavato, ha stabilito che dalla droga in sequestro si sarebbero potute ricavare circa 1000 dosi che, immesse sul mercato al dettaglio, avrebbero potuto fruttare un valore complessivo di 5000 euro. Sono in corso ulteriori accertamenti per capire se i due ragazzi fossero dei “freelance” dello spaccio oppure dei soldati alle dipendenze di “qualcuno” che gestisce una rete più ampia di traffici illeciti nel mondo degli stupefacenti.