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Latiano: arrestata la 46enne di Apricena che uccise l’amante con 87 coltellate Anna Maria Lombardi deve scontare quasi dieci anni per l'omicidio dell'imprenditore 57enne foggiano Angelo Radatti

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Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

Durante le festività di Pasqua il Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi ha attuato un dispositivo straordinario per il controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere, in particolare quelli contro la persona e il patrimonio, nonché al controllo della circolazione stradale sulle arterie di maggior traffico, al fine di garantire ai cittadini la massima sicurezza e tranquillità.

La programmata attività, eseguita con l’impiego complessivo di 115 Carabinieri di tutte le Stazioni dipendenti dai Comandi di Compagnia della Provincia e del Reparto Operativo, ha assicurato il pattugliamento del territorio provinciale, mediante il monitoraggio e la vigilanza sulle zone balneari, dei centri storici e delle località di maggior interesse turistico, nonché sulle più importanti arterie, particolarmente trafficate, anche dai numerosi cittadini che tornano per trascorrere le festività coi propri familiari.

Il bilancio dell’attività dispiegata è stato di 6 arresti, di cui 4 in flagranza di reato, due denunce in stato di libertà, una segnalazione all’Autorità Amministrativa, controllate 115 persone sottoposte agli arresti domiciliari o a misure di sicurezza, oltre 500 le persone identificate e 340 automezzi controllati.

In particolare:

I Carabinieri della Stazione di Latiano, nel corso delle attività hanno rintracciato e tratto in arresto in ottemperanza all’ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari, per omicidio, Anna Maria LOMBARDI, 46enne originaria di Apricena che deve espiare la pena residua di anni 9, mesi 8 e giorni 27 di reclusione. La donna, il 6 dicembre 2013, aveva assassinato il 57enne imprenditore foggiano Angelo RADATTI, infliggendogli 87 coltellate.

Il cadavere dell’uomo era stato rinvenuto la sera successiva da un pastore che percorreva il tratturo ove l’uomo e la donna si erano incontrati. Ad incastrare la donna la telecamera di un sistema di videosorveglianza che l’aveva immortalata mentre si disfaceva dei guanti in lattice utilizzati per commettere l’omicidio, e rinvenuti dai Carabinieri nel corso del sopralluogo. Quei guanti hanno rappresentato il reperto fondamentale per l’attribuzione della responsabilità in capo alla donna.

Movente dell’efferato delitto, la relazione extraconiugale che l’omicida intratteneva da diversi anni con la vittima, che compulsava pretendendo che lasciasse la famiglia e andasse a vivere con lei.

Un coltello da campeggio con una lama appuntita di 10 centimetri, che la stessa vittima custodiva nella sua vettura, l’arma utilizzata dalla donna, che, tra l’altro, aveva anche tentato di incendiare quella vettura.

I Carabinieri della Stazione di Oria hanno rintracciato e tratto in arresto in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni penali della Corte d’Appello di Lecce Giuseppe PASULO, 36enne del luogo, che deve espiare la pena residua di 7 anni di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente. I reati di cui al provvedimento sono stati commessi nel 2004, allorquando, unitamente ad altri oritani, venne tratto in arresto poiché sorpreso con varie dosi di eroina in contrada Monte Impisi di Oria. L’arrestato, espletate le formalità di rito è stato associato nel carcere di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana coadiuvati da quelli della Stazione della stessa città, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Cosimo DI CESARIA, 44enne e Arcangelo CIRACI’, 40enne, entrambi del luogo, per furto di un silos di acciaio. Gli arrestati dopo aver forzato la recinzione di un’azienda di Francavilla Fontana sottoposta a sequestro, si sono introdotti all’interno dell’area della stessa con un autocarro caricando il silos utilizzato per la raccolta di rifiuti organici, successivamente riconsegnato al legittimo proprietario. L’autocarro, proprietà di uno degli arrestati, è stato sequestrato. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno tratto in arresto in flagranza di reato per resistenza a Pubblico Ufficiale e porto di armi od oggetti atti ad offendere, un 18enne del luogo. Il giovane, privo della patente di guida perché mai conseguita, è stato intercettato mentre conduceva ad alta velocità, in via Brin del capoluogo, l’autovettura di sua proprietà. Quando lo hanno visto sfrecciare, i Carabinieri, che erano impegnati in un posto di controllo alla circolazione stradale, gli hanno intimato l’alt, invano giacché il provetto pilota ometteva di fermarsi continuando la folle corsa in pieno centro abitato. Il ragazzo, tuttavia, dopo un breve inseguimento, veniva raggiunto e bloccato. Successivi accertamenti hanno evidenziato anche l’assenza della copertura assicurativa del veicolo, che è stato sottoposto a sequestro. Nel corso della perquisizione veicolare cui nel contesto è stato sottoposto, il giovane veniva poi trovato in possesso anche di due coltelli, entrambi con lame lunghe oltre 20 cm, sequestrati anch’essi.

Gli stessi Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, hanno:

– tratto in arresto, in flagranza di reato, per evasione, un 40enne, residente in provincia di Belluno ma domiciliato a Brindisi, sottoposto agli arresti domiciliari. L’uomo è stato sorpreso sulla pubblica via, ove si era portato pur non avendo alcuna autorizzazione. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato accompagnato presso il domicilio eletto, per proseguire la misura degli arresti domiciliari cui era stato precedentemente sottoposto.

– denunciato in stato di libertà, per porto di armi od oggetti atti ad offendere, un 26enne del luogo. Nel corso di un controllo alla circolazione stradale e a seguito della perquisizione dell’autoveicolo condotto, il giovane è stato trovato in possesso di un coltello avente lama lunga circa 20 cm. L’arma è stata sottoposta a sequestro.

I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica a conclusione degli accertamenti hanno deferito in stato di libertà per furto aggravato un 50enne del luogo.

L’uomo si è introdotto in un supermercato di quel Comune appropriandosi di 7 bottiglie di superalcolici. La refurtiva è stata in parte recuperata e restituita al titolare dell’attività commerciale.

I Carabinieri della Stazione di Carovigno hanno segnalato all’autorità amministrativa un 25enne del luogo per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale.

L’uomo, a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 2 grammi di marijuana, occultati in una tasca dei pantaloni. Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fasano, infine, hanno rinvenuto in quel centro due auto provento di furto nei giorni precedenti in altri Comuni: un’Alfa Romeo Giulietta asportata in Alberobello (BA), e una Fiat 500 Abarth rubata in Cisternino. Entrambe le vetture sono state restituite ai legittimi proprietari.


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