Provateci, provateci fino in fondo e credeteci. Claudio Ranieri, un italiano di cui l’Italia va orgogliosa, lo ha detto come dedica “a tutti, non solo nel calcio ma anche nelle altre cose della vita”. Lo ha detto al Processo del lunedì, dopo avere avuto la certezza di avere vinto il campionato di calcio d’Inghilterra. Il Leicester, allenato da Claudio Ranieri, è campione per la prima volta in 132 anni di storia. Il pareggio per 2-2 fra Tottenham e Chelsea ha sancito la certezza: a due giornate dalla fine, il Leicester ha sette punti di vantaggio sul Tottenham. Dal 1884, al massimo, tre coppe d’Inghilterra e una Charity, un secondo posto in campionato: il titolo mai finora, per le volpi. E Ranieri a 64 anni vince il suo primo campionato, non con la Juventus o l’Inter o la Roma o il Chelsea. No, con quella che l’anno scorso si era salvata all’ultima giornata, quella che, pure chiamato l’allenatore romano, nessuno si sarebbe mai sognato di pronosticare campione. Il sogno più incredibile del pallone è diventato realtà. Un sogno che non è solo calcistico ma di vita. E lo ha reso realtà un italiano. Oggi festeggia anche l’Italia. In realtà, c’è pure una festa particolare: 3 maggio, compleanno di Massimo Ranieri (moltissimi auguri). L’altro Ranieri. Chi l’avrebbe mai detto, un mostro sacro come l’interprete di “Perdere l’amore”, definirlo l'”altro”: ma ci sta e ne sarà certamente felice, un giorno almeno, il giorno della gloria mondiale per Claudio.
(foto: fonte internationalchampionscup.com)