Ne avevamo dato notizia in mattinata: un licenziato di Isolaverde, partecipata della Provincia di Taranto, nella notte della festa della Repubblica ha tentato il suicidio, ingerendo farmaci. Lo ha salvato il padre. La reazione degli ex colleghi è molto dura, nei confronti del sistema politico. Di seguito un comunicato diffuso da ex dipendenti Isolaverde di Taranto:
Con queste due righe intendiamo essere vicini al nostro collega che, preso dallo sconforto e dalla disperazione, ha tentato di farla finita ingerendo una dose massiccia di farmaci proprio il giorno in cui gli IPOCRITI politici erano a “festeggiare” la ricorrenza del 2 giugno che ad oggi di tutto ha sapore tranne che di REPUBBLICA.
Grazie all’anziano papà, che si era accorto di qualcosa che non andava, si è evitato il peggio.
« Chiunque determina altri al suicidio o rafforza l’altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l’esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni. Se il suicidio non avviene, è punito con la reclusione da uno a cinque anni, sempre che dal tentativo di suicidio derivi una lesione personale grave o gravissima. »
Siamo entrati nel 15esimo mese senza un soldo, senza un lavoro, dopo aver paventato per mesi di portare i libri in tribunale ponendo fine alla nostra storia lavorativa e barattando il licenziamento con una sospensione non retribuita affinche si potessero trovare soluzioni, a tutt’oggi nonostante licenziati da un mese i libri non vengono portati in tribunale per dichiarare il fallimento.
PERCHE’ ?…. Sara’ mica per il fatto che la societa’ NON può fallire e che quindi si aspetti che entri in vigore la legge Madìa che lo permetterebbe?… Sarà mica che se chiedono il fallimento adesso potrebbe essere respinto e quindi i sig. amministratori e Provincia dovrebbero mettere mani ai loro portafogli?……. Sara’ forse per quello che ci hanno portato dal 24 novembre 2015 al 23 aprile 2016 a botte di proroghe con la scusa di CERCARE SOLUZIONI che ci sono sempre state ma mai messe in atto , ad essere sospesi dal lavoro?
E vogliamo parlare dei nostr stipendi arretrati? …e del nostro Tfr?….. e della nostra solidarieta’ fermati in un Tribunale da atti di pignoramenti nonostante siano IMPIGNORABILI siamo costretti ad aspettare un udienza del 16 giugno con la speranza che nessun altro faccia un altro atto ingiuntivo… ne vogliamo parlare?
Belle domande che meriterebbero risposte..ohhh se le meriterebbero ….. arrivera’ il momento che DOVRETE rispondere ohhh se arrivera’ ma non alle vostre coscienze perche’ non ne avete…
E mentre vi trastullate con i vostri telefonini, mentre amministrate i soldi dei contribuenti senza fornire alcun servizio alla cittadinanza da quasi 1 anno, cercate di uscirvene nella maniera piu ONESTA possibile, …. DIMETTETEVI ….DIMETTETEVI perche sbagliare è umano … ma perseverare sulla pelle di noi lavoratori e diabolico e aggiungiamo meschino e disumano.
Forza amico…. non meritano la tua vita…. e ricorda che TUTTO ARRIVA.