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Terrorismo, Dacca: nove italiani uccisi. Il presidente della Repubblica interrompe il viaggio in America Le vittime: Nadia Benedetti, Claudio Cappelli, Vincenzo D'Allestro, Claudia Maria D'Antona, Simona Monti, Adele Puglisi, Maria Rivoli, Christian Rossi, Marco Tondat

attentato dacca

Finora mai tanti morti italiani per gli attentati dell’Isis.

I terroristi hanno fatto uscire dalla Holay Artisan Bakery i cittadini del Bangladesh. Poi hanno fatto recitare i versetti del Corano: chi li sapeva è stato salvato. Ci sono almeno venti vittime, di cui sette giapponesi, uno statunitense e nove italiani. Alle otto di stasera il nostro ministero degli Esteri ha comunicato che nessun nostro connazionale è irreperibile. L’undicesimo, Gianni Boschetti, si è salvato essendo fuori dal locale nel momento dell’assalto. La moglie di Boschetti, la torinese Claudia Maria D’Antona, è fra le vittime, come la 33enne Simona Monti, di Magliano Sabina (Ri) in Bangladesh per lavoro. Christian Rossi, 47enne friulano, era padre di due gemelle di tre anni. Friulano come Marco Tondat, imprenditore tessile. Nadia Benedetti, di Viterbo, imprenditrice tessile a Londra: si trovava a Dacca perché nella capitale dello Stato asiatico c’è una succursale dell’azienda. Adele Puglisi, cinquanta anni, era di Catania, residente a Dacca da tempo, manager nel settore tessile. Altre vittime, Vincenzo D’Allestro, imprenditore di Acerra; la bergamasca Maria Rivoli; il 45enne Claudio Cappelli, di Monza.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deciso di interrompere la visita in America. Si trova a Città del Messico, martedì il rientro in Italia, non ci saranno le visite in Sud America.

La nazionale di calcio giocherà la partita dei quarti di finale degli Europei con ciascun giocatore che avrà il lutto al braccio.

il presidente del consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, ha espresso il cordoglio dell’intera regione per le vittime italiane.

Di seguito una dichiarazione del deputato Gianfranco Chiarelli:

La conferma della morte di nove connazionali, che si aggiungono alle altre vittime del vile attacco terroristico di Dacca, non può che rattristarci e vederci vicini alle famiglie, così provate da un evento tragico e doloroso. Ancora una volta la strategia del terrore colpisce in modo imprevedibile, confermando la barbarie di certa cultura che si fonda su valori, se così possiamo definirli, assolutamente incompatibili con una civiltà fondata sulla tolleranza, la civile convivenza, la libertà. I governi occidentali si uniscano in uno sforzo che, al di là delle azioni militari e di intelligence, punti a isolare ogni estremismo intervenendo sul piano politico nelle aree in cui trovano spazio l’Isis e le altre organizzazioni terroristiche, cominciando a interrompere ogni forma di collaborazione e sostegno nei confronti di quei paesi che finanziano e proteggono tali gruppi.


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