Di seguito il comunicato:
Una mozione di due colleghi Fratelli d’Italia, Luigi Caroli e Renato Perrini, ha consentito di affrontare in Consiglio regionale i problemi e i disagi che vengono vissuti dalle famiglie che hanno al proprio interno un componente con disturbi dello spettro autistico. Problemi di natura assistenziale ed economici che hanno bisogno non solo di maggiori stanziamenti da parte della Regione, ma anche che quelli stanziati siano spesi, mentre come ha fatto rilevare il consigliere Antonio Gabellone dei 5 milioni stanziati nel 2023 sembra che non sia stato ancora speso neppure un euro, e ci sono altri 5 milioni stanziati già per il 2024. Quindi l’auspicio è venga fatto un monitoraggio che possa reinvestire i fondi non utilizzati nei CAT (centro autistico territoriale) che sono pronti ma che hanno bisogno di assumere personale.
Un problema differente sono, invece, i costi delle terapie, infatti, la mozione ha mosso i passi da notizie secondo cui le terapie per i trattamenti riabilitativi globali specifici avrebbero costi decisamente importanti, infatti, nella provincia di Taranto dai costi di valutazione per un solo mese quantificati indicativamente sui 200 euro circa, si aggiungerebbero le oltre 1200 euro per un numero di 5 sessioni di trattamento, ai quali andrebbero aggiunti ulteriori 200 euro circa per le consulenze scuola/casa, le spese di viaggio degli operatori, le relazioni e le attività di logopedia; mentre nella provincia di Brindisi, ad oggi, non sarebbero state riconosciute strutture idonee esclusivamente con competenze specifiche sui disturbi dello spettro autistico e di conseguenza non sarebbe stato impegnato alcun budget, se non misure di rimborso relativamente all’applicazione del metodo ABA.