Di seguito uno stralcio del comunicato diffuso dal sindacato di polizia penitenziaria Sappe:
In questi giorni roventi il SAPPE , sindacato autonomo polizia penitenziaria, con i propri dirigenti ha verificato
l’impatto sulle carceri pugliesi che questa grande calura ha sui detenuti e lavoratori della polizia penitenziaria .
La nostra verifica è partita da Foggia un carcere con gravi problemi inerenti il sovraffollamento dei detenuti oltre con
700 a fronte di 360 posti e non più di 230 poliziotti in tutto tra uffici, nucleo traduzioni ecc., mentre l’organico
previsto sarebbe di 296 unità per i 360 detenuti.
Nel capoluogo Dauno da giorni il termometro non scende sotto i 40 gradi in un carcere in cemento armato infuocato
dal sole, che rende l’aria nelle sezioni detentive irrespirabile. Abbiamo avuto notizie che ci sono stati sia detenuti che
poliziotti che si sono sentiti male poiché manca qualsiasi apparecchiatura di aereazione.
Poi Taranto dove abbiamo registrato temperature vicine ai 40 gradi, a fronte di un organico di 345 poliziotti per
gestire 500 detenuti, allo stato c’è ne sono meno di 300 per gestirne 950 circa.
In una situazione drammatica ove il sovraffollamento incide moltissimo , si aggiunge la presenza di decine e decine di
detenuti con problemi psichiatrici e tossicodipendenti, COSA COMUNE A TUTTE LE CARCERI PUGLIESI che, hanno
reazioni spesso violente nei confronti degli altri detenuti o poliziotti, a causa della carenza nella cura sanitaria di
questi soggetti.
Eppoi Lecce con un organico di 650 poliziotti per gestire circa 800 detenuti, mentre attualmente ci sono meno di 550
poliziotti per gestire 1200 detenuti circa.
Anche a Lecce essendo il penitenziario in cemento armato il caldo nelle sezioni detentive è asfissiante per detenuti e
poliziotti, poiché mancano apparecchiature di condizionamento.
Anche a Trani come negli altri penitenziari si soffre la grande calura di questi giorni per la mancanza di refrigerazione
all’interno delle sezioni detentive che, arroventano le mura in cemento che raggiungono temperature incredibili;
purtroppo anche il penitenziario tranese soffre sia del grave sovraffollamento di detenuti che per la cronica carenza di
poliziotti che dovrebbero essere 262 per 340 ristretti, mentre in servizio c’è ne sono meno di 180 per 450 presenze.
Purtroppo il sovraffollamento dei detenuti che fa della Puglia la regione più affollata della nazione(+160% con punte
del 200% in alcune carceri) è molto forte anche presso i penitenziari di Bari, Brindisi, Lucera, Altamura, Turi, San
Severo a cui si contrappone una forte carenza di poliziotti(600 in meno negli ultimi 20 anni), è ciò in aggiunta al caldo
eccessivo di questi giorni ha creato una miscela esplosiva che, potrebbe esplodere con effetti deflagranti per tutti.
Peraltro questo caldo abnorme non è più un’eccezione ma diventerà sempre più forte a seguito del cambiamento
climatico .
Il SAPPE ritiene che a seguito delle verifiche effettuate pensare di risolvere l’emergenza con la concessione di
provvedimenti premiali ai detenuti sia la cosa più umiliante per uno stato che dovrebbe garantire la certezza della
pena, e che non risolve il problema del grande caldo, poiché le decine di migliaia di detenuti che rimarranno in
carcere continueranno patire insieme ai poliziotti, i gravi disagi determinati dal caldo, dalla carente oppure mancata
assistenza ai detenuti con patologie croniche importanti, con gravi problemi psichiatrici oppure con
tossicodipendenza.
Come pure bisognerebbe dire la verità sulla storia dei suicidi in carcere dei detenuti che viene utilizzata quale
pretesto per giustificare eventuale concessione di provvedimenti premiali.