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Puglia, la telecardiologia è un caso politico: M5S, sospendere il servizio. “Preservare le vite umane” Attacco a Michele Emiliano nel giorno del debutto del servizio coordinato dal policlinico di Bari: "burocrate, né politico né magistrato"

telecardiologia m5s

telecardiologia m5sDi seguito la dichiarazione diffusa da Antonella Laricchia, consigliera regionale della Puglia, gruppo M5S:

È già in tilt il nuovo sistema partito: come poteva andare altrimenti un prodotto nato, pare, solo dall’ingordigia degli alti piani della Sanità‬ pugliese?

L’allarme è stato sollevato per tempo e non solo dal Movimento 5 Stelle‬ che ha agito solo da Portavoce di una richiesta d’aiuto che è giunta dai territori: medici, pazienti, 118.

Il nostro unico obbiettivo è stato quello di PRESERVARE le VITE UMANE, impedendo l’attivazione di un servizio che, dando l’illusione di essere pubblico in sostituzione di uno privato, partiva senza alcuna sperimentazione che ci garantisse la sua efficacia e che ci costa immensamente di più di quello privato sia in termini economici ma soprattutto in termini di pericolo per la vita dei pazienti.

Appena ci siamo interessati al caso e abbiamo provato ad andare oltre le menzogne che venivano raccontate alla stampa ci è successo di tutto: richieste di atti senza risposte, pasticci con i protocolli, telefonate con cui ci invitavano a risolvere tutto “a voce”, titoli di giornali offensivi per le nostre Consigliere, accuse di agire per conto del gestore privato.

Ma LA VERITÀ È UNA SOLA, quella individuata da noi attraverso i documenti, due interrogazioni, le denunce a tutte le procure di Puglia‬, le visite alla centrale del Policlinico inesistente, una verità che nessuna manomissione dei fatti riesce ad alterare: il nuovo servizio di Telecardiologia costa di più a fronte di un servizio non all’altezza del precedente.

Perché quindi accanirsi tanto per il suo avvio? La risposta potrebbe essere nei presunti conflitti di interesse dell’addetto stampa del Policlinico rivelati ieri dal Quotidiano Italiano. Abbiamo già chiesto al presidente Emiliano di ricevere la relazione scritta dal dott. Amoruso stesso a sua difesa. O potrebbe essere nelle prossime anticipazioni che il Quotidiano Italiano dice di svelare prossimamente riguardo il dott. Pomo, ormai ex dirigente dell’Area Salute della Regione Puglia.

Ma noi, cittadini nelle istituzioni, non vogliamo in questo momento fare i magistrati, né i burocrati che tergiversano tra le carte alla ricerca di una verità che non vogliono accettare, come è successo e sta succedendo per Michele Emiliano.

Noi vogliamo fare i Portavoce che HANNO A CUORE la COSA PUBBLICA e che scelgono il migliore tra i servizi, anche naturalmente pubblici, a cui viene data la possibilità di confrontarsi.

Togliete subito quelle vite umane dalle grinfie di chi incanta tutti, Presidente di Regione compreso, con le loro parole e il loro potere! Lasciate gli uffici e le riunioni con questi personaggi, andate sul territorio e tra gli operatori per trovare la verità e sospendere immediatamente quel servizio NON ALL’ALTEZZA!


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