È reato di rapina sottrarre il cellulare alla moglie. Il principio è stato fissato da una sentenza della Corte di Cassazione, chiamata ad esprimersi sulla mancata convalida dell’arresto di un uomo che aveva sottratto il telefono alla moglie dalla quale si stava separando. «Non individua quale fosse la pretesa tutelabile davanti all’autorità giudiziaria, rispetto alla quale (l’indagato) avrebbe ritenuto di farsi giustizia da sé sottraendo alla moglie il telefono cellulare: né può ritenersi che l’esecuzione di riprese con un telefono cellulare, peraltro di oggetti di proprietà della persona che la esegue- scrivono i giudici-, possa costituire condotta illecita in grado di procurare danni a terzi soggetti, ipotesi che anche ove ritenuta sussistente dall’indagato in buona fede non avrebbe comunque consentito di conseguire altro rimedio che quello risarcitorio (e non anche la sottrazione della disponibilità del cellulare alla proprietaria del bene)».