Alcuni indagati nell’inchiesta a carico dell’Ilva per disastro ambientale rilasciano ancora autorizzazioni per ”discariche, inceneritori, cementifici, raffinerie, centrali elettriche”, ma soprattutto ”hanno la possibilità di influenzare la gestione delle bonifiche dove gli insufficienti, benché ‘ghiotti’, 119 milioni di euro stanziati, verranno spesi senza che le fonti inquinanti siano fermate”. Lo sottolineano in una nota i deputati e i senatori pugliesi del Movimento 5 Stelle. (ANSA)