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Il discorso di Sergio Mattarella: i marò devono rientrare “definitivamente in patria” Al presidente della Repubblica il ringraziamento di Massimiliano Latorre: vorrei stringergli la mano. Fitto: discorso di Mattarella "serio e senza illusionismi". Chiarelli: "equilibrio e sobrietà"

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discorso mattarellaIl presidente della Repubblica ha convinto, emozionato, anche commosso in alcuni momenti, in alcuni luoghi. E ha parlato, nella mezz’ora del discorso di insediamento successivo alla pronuncia del giuramento, interrotto 42 volte dagli applausi di Montecitorio, parlamento riunito in seduta comune. Ha parlato dell’Italia che deve riconoscersi nelle sue istituzioni. Sergio Mattarella, che fra l’altro annovera Taranto come forse l’ultima città visitata prima di divenire capo dello Stato (tre mesi fa nel capoluogo ionico per un convegno su Aldo Moro)  ha anche fatto chiari riferimenti, a questioni concrete. Una, che interessa la Puglia in particolare: i due marò devono rientrare “definitivamente in patria”, dunque l’esortazione a chiudere positivamente e presto la vicenda di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Quest’ultimo ha ringraziato, con un messaggio sui social network, il presidente e ha espresso il desiderio di stringergli la mano. Fra i tanti commenti, che giungono anche da esponenti politici pugliesi: Raffaele Fitto, Forza Italia, ha detto “da Sergio Mattarella un discorso serio e senza illusionismi”. Di seguito la dichiarazione di un altro deputato pugliese, gruppo Forza Italia, Gianfranco Chiarelli:

Nel discorso del presidente Mattarella, dal quale emerge, in  particolare, grande attenzione per le questioni che riguardano la quotidianità dei cittadini, ed una ampia considerazione per il ruolo del Parlamento, si ravvisano i presupposti  per un settennato caratterizzato da equilibrio e sobrietà. Buone premesse per un Quirinale arbitro imparziale garante di tutti gli italiani.


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