Di Nino Sangerardi:
E così sopraggiunse l’ulteriore commissario straordinario dell’Eipli. Nominato con decreto,fine anno 2019, del Ministro Politiche agricole e forestali Teresa Bellanova(Italia Viva, partito fondato dal senatore Matteo Renzi),scelto dall’elenco dei candidati che hanno partecipato al bando pubblico.
Trattasi della Dr.ssa Antonella Guglielmetti,47 anni, nata a Promesello Chiovenda e residente a Domodossola(Piemonte),laurea in Economia e Commercio,commercialista iscritta all’Ordine di Verbania,responsabile Attività regolatorie della società Acqua Novara Vco,sindaco unico di Ateco srl, già revisore dei Comuni di San Gillio e Gravere provincia di Torino,il 27 aprile 2017 designata(Governo capeggiato dal presidente Matteo Renzi,Pd) consigliere di Amministrazione di Poste Italiane con scadenza 31 dicembre 2019,consigliere di amministrazione della Società italiana traforo autostradale del Frejus Torino-Bardonecchia.
Guglielmetti resta in carica all’Eipli per un anno,emolumento di 59.317,20 euro lordi. Subentra al dott.Antonio Altomonte,commercialista di Potenza,ex assessore al Bilancio del Comune di Tolve provincia di Potenza con sindaco l’avv.Pasquale Pepe(ex Alleanza Nazionale,ex Fratelli d’Italia dal 4 marzo 2018 senatore della Lista Lega Salvini Basilicata,vice presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie).
Eipli vuol dire ente per lo sviluppo e irrigazione di Puglia Lucania e Irpinia,sede legale Iapigia in Bari. Istituito dal Capo provvisorio dello Stato con decreto n.281 del 1947,commissariato dal 1979, nel corso dell’anno 2011 con decreto Legge viene soppresso e posto in liquidazione.
Centocinquanta dipendenti a tempo indeterminato e 45 determinato,sovrintende otto dighe ,quattro traverse,sorgenti con una capacità di accumulo pari a un miliardo di metri cubi d’acqua ogni anno.
Si è in trepidante attesa della costituzione di “una società formata dallo Stato e partecipate”: non è dato sapere se quest’ultime sono le Regioni o altre compagini pubblico-private.
Nel frattempo le segreterie regionali Puglia di Uila-Uil e Flai-Cgil e Fai Cisl comunicano quanto segue: “ Siamo a ridosso della soglia di non ritorno,l’enorme mole debitoria accumulata negli anni ha raggiunto quota 67 milioni di euro e mette l’Eipli nell’impossibilità di assolvere a fondamentali compiti di gestione,esercizio e manutenzione in qualità di fornitore all’ingrosso di acqua non trattata: per usi potabili a Acquedotto Pugliese,Acquedotto Lucano,Consorzio Jonio-Cosentino in Calabria,per usi irrigui a nove Consorzi di bonifica delle Regioni Puglia Campania e Basilicata,all’ex Ilva di Taranto e altri enti minori. I decreti ingiuntivi sono diventati esecutivi… Nel cosiddetto “decreto crescita” è prevista la realizzazione di una società a totale capitale pubblico. I lavoratori avranno garantito solamente la retribuzione del mese corrente(gennaio 2020,ndr) poi dovranno decidere se fare i volontari…”.
Quindi i sindacati confermano l’allarme reso pubblico le scorse settimane e chiedono l’intervento ad horas del Ministero delle Politiche agricole e forestali che ha mansioni di vigilanza,convocando “un tavolo che metta insieme i vari soggetti. Sindacati e lavoratori sono pronti alla mobilitazione se ,a stretto giro,non arriveranno segnali della presa in carico dei problemi da risolvere”.
Per concludere, il 28 gennaio passato durante una riunione sindacale il neo commissario Antonella Guglielmetti ha confermato “…un quadro gestionale desolante dell’Eipli”.
Annamo proprio bene.