Storia a lieto fine per Mira, una dolcissima mamma cane rimasta chiusa «per giorni» in un pozzo a San Severo e salvata dopo aver rischiato seriamente di morire. Stando al racconto dell’Ente nazionale protezione animali della cittadina foggiana, l’animale era bloccato in quel buco «senza acqua né cibo» e non aveva la possibilità di scappare in quanto il «portellone metallico» della cisterna era «chiuso- scrivono i volontari dell’Enpa su Facebook- in modo che non potesse liberarsi».
La cagnolina era in pericolo e molto probabilmente non ce l’avrebbe fatta se in quella zona non fossero transitati in perlustrazione i carabinieri dello Squadrone eliportato “Cacciatori di Puglia” guidati dal capitano Antonio Trocino «che l’hanno sentita abbaiare, hanno «sollevato» la copertura e infine chiamato gli agenti della «polizia municipale», i quali a loro volta hanno «richiesto l’intervento dell’Ente nazionale protezione animali». A calarsi tramite una scala è stato «l’operatore Giuseppe Ravanelli». L’uomo «è riuscito a raggiungere la cagnetta che, nonostante fosse molto spaventata- si legge nel post pubblicato sui social dall’Enpa-, si è lasciata prendere in braccio». Martina Mucci, volontaria intervenuta per soccorrere Mira, spiega che la cagnolina era «lì da almeno due-tre giorni senza potersi muovere con una dermatite molto estesa, denutrita, raffreddata e molto spaventata. L’abbiamo quindi portata al rifugio “Il giardino dei ciliegi” e abbiamo» allertato «la Asl». La veterinaria «Marisa Carafa quindi ha visitato» l’animale «confermando- prosegue l’Ente nazionale protezione animali di San Severo- che si tratta di una giovane femmina di circa un anno e mezzo che avuto una cucciolata di recente. Le ha quindi dato una cura antibiotica da seguire per il forte stato di raffreddamento e una terapia per la dermatite».
Chi si è prodigato per salvare la povera Mira non ha dubbi: «È stato un vero miracolo! Se i carabinieri non fossero passati in perlustrazione o lo avessero fatto anche solo qualche giorno» più tardi, «il finale sarebbe stato sicuramente tragico- afferma l’Enpa-. Ora speriamo che Mira si rimetta presto in forma: noi le daremo tutte le cure e l’affetto necessario per farla riprendere e cercheremo per lei una famiglia che possa darle finalmente la vita e l’amore che merita».