Di seguito il testo della lettera aperta di Ciro Manigrasso, per Monteiasi bene comune:
E poi uno diventa campanilistico
Sono in molti che ancora si meravigliano del fatto che il 4 marzo 2018 gli Italiani, i Pugliesi, i Tarantini e i Monteiasini hanno votato “5 STELLE” ed addirittura “LEGA”.
E’ dal 2006 che i vari Governi Nazionali ed i Governi della Regione Puglia che si sono succeduti hanno ribadito con le relative deliberazioni la strategicità dell’Area che va dal Porto di Taranto all’Aeroporto di Taranto-Grottaglie passando per la Stazione di Nasise ed il tracciato della Metropolitana Leggera, rendendola ormai famosa, ma solo sulla carta, la “PIATTAFORMA LOGISTICA DEL MEDITERRANEO”.
L’importanza di questa Infrastruttura ribadita in ogni occasione deliberativa è stata ancora una volta riconfermata con la Delibera della Giunta della Regione Puglia n°1611 del 10 ottobre 2017.
Una domanda sorge spontanea: siamo sicuri che i Monteiasini-Monteiasi, Tarantini-Taranto, Pugliesi-Puglia, Italiani-Italia vogliamo seriamente lo sviluppo dei nostri territori o si parla giusto per dire qualcosa?
“ROYALTIES – IL DIAVOLO IN PERSONA”
Ma quando capita l’occasione tutti fanno a gara per dividerseli.
Dalle ROYALTIES sugli IDROCARBURI alla Regione Puglia relativamente agli anni 2008 – 2017 sono spettati circa 23,5 Milioni di Euro.
Alla Provincia di Taranto la stessa Regione ha destinato 8 Milioni di Euro di cui 6 Milioni per il Cavalcaferrovia sulla strada provinciale n°38 nei pressi di Massafra, gestiti dallo stesso Comune e 2 Milioni per l’Aeroporto di Taranto-Grottaglie per ammodernare l’Aerostazione, tra l’altro senza nessun cenno all’apertura ai voli civili dello stesso scalo.
Ritornando alla “PIATTAFORMA LOGISTICA DEL MEDITERRANEO”, non sarebbe stato più utile, viste le ristrettezze economiche generali, concentrare sulle Infrastrutture per la realizzazione della stessa tutte le risorse disponibili visto che è la sola che può portare Sviluppo e Nuovi Posti di Lavoro nell’Area Jonica?
Tutte le Opere sono utili ma non si può continuare a vedere investimenti solo e comunque in territori dove c’è la presenza di AMMINISTRATORI REGIONALI, come in questo caso.