Decine di telefoni cellulari venivano introdotti in carcere a Nuoro con un furgone che trasportava generi di consumo. Le indagini iniziate la scorsa estate hanno portato oggi all’arresto di un assistente capo della polizia penitenziaria e della moglie di un detenuto. Il carcere di Nuoro è il penitenziario da cui, nelle scorse settimane, evase il boss della mafia garganica Marco Raduano. Gli arresti odierni forse non sono collegati direttamente all’evasione del boss pugliese lo scorso 24 febbraio ma la scoperta del traffico di cellulari descrive il contesto di possibili contatti per detenuti anche in penitenziari fra i più restrittivi, proprio come quello di Bad’ e Carrus.