Diciassette in carcere, altrettanti agli arresti domiciliari ed un obbligo di firma. Sequestri di beni per circa cinquanta milioni di euro.
Operazione della direzione distrettuale antimafia di Napoli fra il capoluogo campano, il casertano, la città metropolitana di Bari, Roma e Lecco. Secondo la tesi di accusa vari appalti di servizi per la rete ferroviaria e la pavimentazione stradale erano ottenuti di fatto riconducibili al clan camorristico dei casalesi. Accuse a vario titolo: estorsione, intestazione fittizia di beni, turbativa d’asta, corruzione e riciclaggio con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa oltre all’appartenenza al clan capeggiato fa Francesco Schiavone.