Luigi Veneziano di 37 anni e sua moglie Giuseppina Fiore, di 28, sono le vittime. Salvatore, il figlio di quattro anni, è salvo. Un uomo di 85 anni, Antonio Morelli, è in condizioni gravi agli ospedali riuniti di Foggia. Le condizioni peggiori sembrano essere quelle di Alberto Capolongo, 62 anni, anch’egli ricoverato nel nosocomio foggiano dov’è ricoverata anche sua moglie Anna Rosa Ricucci. I due coniugi sono in prognosi riservata ma a quanto sembra, non in pericolo di vita. Quattro dunque, complessivamente, i feriti.
Tragedia nella notte, alle 3,50 circa, a Foggia. L’esplosione di una bombola di gas, nella centrale via Edmondo De Amicis 22, ha ucciso le due persone. Forse Antonio Morelli, vicino di casa dei Veneziano, accendendo la luce, ha innescato l’esplosione. L’anziano e il bambino sono stati estratti vivi quasi subito dal crollo. Le due vittime, come detto, sono i genitori del bimbo salvato, che ha quattro anni e che è stato tratto in salvo dai soccorritori attirati dalle sue grida disperate di aiuto, sotto le macerie. Il bimbo dormiva fra i genitori. Ha fatto scudo il corpo della mamma, nel crollo del solaio che ha ucciso Luigi Veneziano e Giuseppina Fiore. Il bimbo è ricoverato nel reparto di pediatria degli ospedali riuniti.
Quattro appartamenti del palazzo a sei piani sono stati sventrati, praticamente distrutte le case al piano terra e al primo piano dell’immobile. Un inquilino, Salvatore Morese, del quinto piano, sostiene che già ieri sera si avvertiva odore di gas e che era stato già dato un allarme ai tecnici dell’Amgas: allarme inascoltato secondo l’inquilino. Ci hanno detto nessun problema, i fumi della caldaia.
A Foggia non è la prima disgrazia, il disastro di via Giotto con il crollo che a novembre del 1999 fece 67 vittime e l’altro crollo, quello di via delle Frasche che a novembre 2004 provocò la morte di otto persone, sono ricordi incancellabili per la comunità.