Di Pietro Andrea Annicelli:
«Si tratta di un’opportunità importante per i piccoli produttori pugliesi e del Mezzogiorno. Attraverso Eataly possono far conoscere le loro specialità in ambito nazionale e internazionale, raccogliendo così le sfide che vengono da mercati lontani con un riscontro che ci attendiamo positivo sia in ambito economico che sociale». Così il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha commentato l’inaugurazione, presso la Fiera del Levante, dell’iniziativa Porta del Sud.
Il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, presente insieme al presidente della Regione, Michele Emiliano, allo stesso Decaro, a Gianrico Carofiglio, al presidente di Slow Food Italia Gaetano Pascale, al presidente di Eataly, Andrea Guerra, ad Antonella Bisceglia, commissario della Fiera del Levante, ha invece evidenziato il senso dell’iniziativa. «Nessuno di noi decide dove nascere» ha esordito. «C’è gente che, senza averne merito, è nata nel Nord Italia, cioè in uno dei luoghi più efficienti al mondo, e pensa che il Sud sia una palla al piede. C’è, allo stesso modo, gente che senza averne merito è nata nel Sud Italia, cioè in uno dei luoghi più belli al mondo, e pensa che sia sempre colpa degli altri. Noi dobbiamo essere altri rispetto a questa gente. Noi del Nord e del Sud dobbiamo fare, insieme, la Porta del Sud».
Le eccellenze gastronomiche dei piccoli produttori sono i protagonisti di Porta del Sud. Sono loro a doverci mettere la faccia con eventi e iniziative enogastronomiche mirate che permetteranno ai cuochi del territorio d’interpretare creativamente i prodotti tipici della cucina degli uomini e dei luoghi. «L’obiettivo da raggiungere è aprire una nuova via nel mondo della distribuzione alimentare e della commercializzazione di prodotti artigianali di qualità, guidando i clienti a percepire questi valori e condividere le loro esperienze»: è questa, dalla nota stampa, la mission di fatto dell’iniziativa.
Eataly Bari ha realizzato La Piazza dei Produttori che ogni mese ospiterà gratuitamente dieci aziende, selezionate con il prezioso aiuto di Slow Food, ricreando un piccolo mercato nel quale proporsi al pubblico e arricchendo l’esperienza di acquisto attraverso momenti di didattica e degustazione gratuita. Il progetto intende focalizzare l’attenzione sugli uomini, sulla passione e sul lavoro celati dietro a questi prodotti ricchi di cultura e di qualità.
Questo mese Eataly Bari ospiterà le seguenti aziende produttrici: Raimo Carmine (Sa) con sott’oli, sughi e passate del Cilento, Amari e Rosoli (Ba) con liquori e infusi fatti con erbe spontanee delle Murge, Cantine Imperatore con il vino dop di Gioia del Colle (Ba), Di Molfetta Pantaleo (Bt) specializzati nella produzione di olio evo, taralli e cosmetici a base olio, Caseifico Fratelli Tarantino (Ba) con fiordilatte, burrate e il famoso pallone di Gravina presidio slow food, Cantina Sanpaolo di Claudio Quarta (Av) con Greco di Tufo, Falanghina, Taurasi e Fiano, Salumificio Iozzo (Cz) che produce soppressate, salsicce e capocollo calabrese, Pastificio Casa Prencipe (Fg) con pasta secca di semola di grani pugliesi, Dolci Terre (Av) con il torrone dall’Irpinia, Produttori della riserva naturale di Torre Guaceto (Br) con passata di pomodoro di Torre Guaceto presidio slow food e i carciofi sott’olio, il Consorzio del Biscotto Cegliese (Br) con il biscotto cegliese presidio slow food.
Saranno, per un mese, in attesa di essere sostituiti da altrettante aziende, i protagonisti di questo palcoscenico che, nelle intenzioni, di Eataly, è dedicato ai produttori. Ciò con la volontà di evidenziare il valore umano rappresentato dai protagonisti della produzione delle eccellenze enogastronomiche più pregiate del Mezzogiorno, attraverso una narrazione emozionale delle loro storie, passioni, successi nel lavoro. «Con questo progetto vogliamo dare concretezza a un nuovo capitolo nella creazione di quello che noi chiamiamo mercato», ha dichiarato Andrea Guerra. «Coinvolgeremo tanti contadini, produttori e artigiani che insieme a noi, all’interno dei punti vendita Eataly, racconteranno bontà, qualità e unicità».
(foto: in alto, il tavolo dei relatori; a destra e in basso, brindisi inaugurale)