Di seguito un comunicato diffuso dalla Guardia di finanza:
Il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza ha dato esecuzione
all’ordinanza di applicazione di misure cautelari, disposta – su richiesta della
Procura della Repubblica di Roma – dal GIP del Tribunale, che ha ordinato il
sequestro preventivo delle azioni di GREEN NETWORK S.p.A. nonché il
divieto temporaneo di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche e imprese
per gli amministratori dello stesso gruppo, attivo nella fornitura di luce e gas sul
territorio nazionale ed estero.
Le indagini si sono sviluppate nell’ambito delle ordinarie attività finalizzate alla
tutela del buon funzionamento dei mercati energetici e ambientali e hanno
preso avvio da una segnalazione pervenuta dall’Autorità di Regolazione per
Energia Reti e Ambiente (ARERA) con la quale il Corpo collabora da diversi
anni.
In particolare, sulla base degli elementi finora acquisiti e condivisi dal GIP del
Tribunale di Roma, le Fiamme Gialle hanno individuato il disegno – oggetto di
contestazione provvisoria – con cui GREEN NETWORK S.p.A. ha distratto
ingenti somme provenienti dall’incasso delle bollette, omettendone il
versamento al proprio fornitore che, avendole già anticipate agli enti pubblici
competenti, è stato poi costretto a richiederne il rimborso presso la Cassa per
i servizi energetici e ambientali (CSEA).
Dai documenti esaminati dall’A.G. emerge che la società di vendita ha
indebitamente trattenuto somme relative agli oneri generali di sistema,
destinandole a finalità estranee agli scopi per cui la legge ne aveva preteso il
versamento da parte dei titolari di utenze elettriche, nella maggior parte dei
casi privati cittadini.
Si tratta in particolare degli “oneri generali di sistema” ovvero le ormai note
componenti parafiscali della bolletta che incidono su questa in misura rilevante
e che vengono imposte dalla legge per il perseguimento di importanti obiettivi
di interesse generale: sostenibilità ambientale, sostegno sociale, politica
economica.
In base alla disciplina di settore, l’omesso versamento degli oneri generali
riscossi ha quale riflesso la c.d. “socializzazione dei costi sulle bollette”, ossia l’incremento degli oneri generali di sistema per sopperire agli ammanchi di
denaro.
La socializzazione dei citati oneri era stata originariamente prevista per assicurare i cospicui flussi finanziari necessari agli scopi di interesse pubblico sopra indicati, fronteggiando le eventuali situazioni di morosità dei consumatori finali, morosità che tuttavia non si è riscontrata nel caso concreto.
Dalle acquisizioni operate presso GREEN NETWORK S.p.A. emerge che la società nell’anno 2019, a fronte di incassi accertati e originati dalle bollette per 331 milioni di euro ne ha riversati al proprio fornitore solamente 165, trattenendo la differenza di 166 milioni, che è stata utilizzata per finalità incompatibili con quelle di interesse generale determinate per legge.
Stando alle contestazioni allo stato mosse agli amministratori di Green NETWORK S.p.A., essi hanno quindi sfruttato le maglie del sistema per distrarre a fini privati una rilevante quota degli oneri incassati, destinando anche al sostegno delle difficoltà finanziarie dell’impresa, riuscendo così a restare sul mercato, con correlativo danno sia per la controparte contrattuale
(E-Distribuzione S.p.A. costretta comunque ad anticipare quelle cifre prima di
ottenerne il rimborso dallo specifico conto pubblico) sia per la collettività, sulla
quale è destinato a scaricarsi il peso economico della condotta oggetto di
indagine.
Le criticità della situazione finanziaria del gruppo GREEN NETWORK sono state recentemente oggetto di attenzione anche da parte dell’autorità britannica dell’energia (Ofgem) nei riguardi di GREEN NETWORK Energy ltd controllata dalla collegata GREEN NETWORK UK plc.
Contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza, la gestione della società è
stata affidata al custode giudiziario nominato dal GIP.