Di Stefano Inchingolo:
Una vibrante protesta dell’imprenditore Roberto Maggialetti, titolare di Baia delle Sirene e della DF Disco di Bisceglie.
Riportiamo il parere in cui si lamenta la non curanza dei politici di ogni livello istituzionale di una categoria del settore delle discoteche e di tutto l’indotto ormai fermo da oltre un anno.
Maggialetti scrive “Siamo gli imprenditori del settore DISCOTECA e ci vergogniamo dell’indifferenza e noncuranza dei politici di fronte al dramma che viviamo da 17 mesi: unica categoria a subire uno stop così brutale e draconiano.”
Ed ancora “È per questo che a breve andremo a Romq, davanti a Palazzo Chigi, per un presidio permanente, giorno e notte, finché la politica non ci darà una data per la riapertura del nostro settore.
Devono spiegarci il perchè le nostre attività devono rimanere chiuse, quando, tutta Italia lavora, in qualsiasi settore, anche senza regola alcuna.
Gli esempi sono di fronte a tutti. E sono continui. Un affronto verso chi vorrebbe fare onestamente il proprio lavoro, ed invece è impossibilitato a farlo.
Questo appello è rivolto a tutti gli amici, dipendenti, pr, dj, artisti e operatori del settore che, da settimane, ci chiamano, ogni giorno, per avere novità e una parola di conforto.
Ecco la novità, più che una novità l’ennesima mancanza di rispetto e considerazione: anche oggi, non eravamo NELL’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. Quindi 90.000 persone possono continuare a rimanere a casa, senza dignità e risposte.
A questo punto, se volete risposte, venite con noi a chiederle ai MINISTRI, rispetto a questa indifferenza assurda. Così sapremo almeno il motivo per cui dobbiamo morire.”
È evidente che quello delle discoteche e delle sale da ballo, è un settore che si sente dimenticato (e un po’ demonizzato) la cui musica è praticamente spenta da oltre un anno, escluse brevi parentesi di riaperture con forti limitazioni.
I danni economici subiti dal settore sono molto gravi e i sostegni ricevuti dallo Stato appaiono decisamente insufficienti: a fronte di una chiusura quasi totale, nonostante gli impegni economici a pagare gli affitti e i costi fissi delle utenze per esempio.
Anche i dipendenti stagionali, chiaramente, a fine contratto non sono stati richiamati visto che i locali sono chiusi: si trattava del 90% di studenti universitari che adesso sono tornati a fare gli studenti, e i costi del mancato guadagno dei temporanei, sono ricaduti sui loro genitori.
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Assembramenti nel locale con centinaia di giovani a ballare senza rispetto delle distanze e senza mascherine: accade a Gallipoli, dove gli agenti della squadra amministrativa del commissariato sono intervenuti per sanzionare il titolare di un locale di intrattenimento giovanile sito in località “Baia Verde”.
I poliziotti hanno constatato, la presenza, durante la tarda serata e le ore notturne, di centinaia di giovani intenti a ballare, senza mantenere le misure distanze previste né indossare le mascherine. Tutto in violazione dell’attuale normativa che, ancora, non ha stabilito la riapertura dei locali da ballo. (leccesette.it)