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Non si vede ma si cura


San Cataldo: migliaia di meduse Emergenza

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Appartengono alla specie ”Pelagia noctiluca” gli esemplari di medusa che a migliaia sono state traportati a riva dal vento di maestrale e poi spiaggiate nella giornata di oggi sugli arenili delle marine leccesi, in particolare a San Cataldo.

I bagnanti hanno segnalato il fenomeno filmando e postando foto dell’invasione che ha creato non pochi disagi a quanti hanno atteso la domenica per recarsi al mare e prendere un bagno.

Come segnala lo Spirtello dei Diritti, questi organismi gelatinosi hanno alimentato un ingiustificato allarme tra i bagnanti. I cambiamenti climatici ed il conseguente surriscaldamento globale, uniti alla drastica riduzione del numero di tonni (loro principali predatori) presenti nell’Adriatico ed in tutto il Mediterraneo, ha fatto sì che le meduse si stiano moltiplicando e diffondendo senza controllo, provocando talvolta vere e proprie invasioni.

I consigli da seguire in caso di punture sono i seguenti: non strofinare bocca e occhi; non lavare con acqua dolce la parte colpita; usare acqua di mare e disinfettare con bicarbonato di sodio; non usare ghiaccio a diretto contato con la ferita; non grattare la zona interessata; evitare impacchi con aceto o ammoniaca e anche l’uso di alcool: rimuovere i frammenti dei tentacoli della medusa con pinzette o anche una tessera magnetica; il rimedio migliore è un gel astringente al cloruro d’alluminio; infine, usare pomate cortisoniche o antistaminiche per ridurre infiammazione e bruciore. (leccesette.it)


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