Inchiesta della procura della Repubblica di Taranto. Perquisizioni in corso fra Puglia ed altre regioni a carico di dieci persone indagate, l’accusa è di false attestazioni in merito a certificati biossido di carbonio. L’ipotesi è che sia stato procurato un indebito profitto ad Acciaierie d’Italia (che è attualmente in amministrazione straordinaria): dati falsi per ottenere più quote gratuite di emissioni di anidride carbonica. Gli indagati sono tra amministratori, dipendenti, collaboratori pro tempore di Acciaierie d’Italia. L’accusa è quella di truffa ai danni dello Stato.