Il segretario regionale del Pd di Puglia, Sergio Blasi, nei giorni scorsi ha scritto una lettera al responsabile della gestione della tornata elettorale, Berlinguer. Ha scritto, Blasi, che per i congressi e l’elezione dei segretari nei vari contesti locali e, in proiezione per l’elezione del segretario nazionale, si riscontrano anche nella nostra regione delle situazioni di polemica rispetto al tesseramento. Cosa che rischia, qualora si dovesse davvero essere in presenza di tesseramento “gonfiato”, di creare una situazione falsa nella realizzazione dei vari direttivi locali e, più ancora, del direttivo nazionale.
In Puglia si deve ancora procedere all’elezione di vari segretari, fra cui quello provinciale barese e quello cittadino del capoluogo pugliese, mentre oggi si vota a Lecce. Si sono già eletti altri segretari provinciali, fra cui quello tarantino, del partito democratico. La lettera di Blasi è anche un pesante richiamo alle responsabilità, nei confronti di chi compete per i ruoli di responsabilità. Ma Loredana Legrottaglie, che per il Pd pugliese si occupa specificamente della cosa, afferma che situazioni di irregolarità non sono state riscontrate.
(Va detto, avendo seguito piuttosto approfonditamente l’elezione del segretario locale del Pd di Martina Franca, che in quel contesto non si è verificato alcunché di quanto è oggetto delle polemiche).
In ambito nazionale è il candidato Cuperlo a paventare rischi di tesseramento gonfiato, mentre Renzi afferma che Cuperlo deve fare i nomi se lancia accuse di questo genere. In silenzio finora gli altri due candidati, Pittella e Civati.
(commento moderato)
Franco T. – https://twitter.com/cazzomarro
Grazie per il suo intervento. Ma se lei non ci dice la sua identità è come una denuncia anonima, inaccettabile per quanto grave. (agostino quero)