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Rifiuti: l’Italia è divisa in due anche per la raccolta differenziata Alcune realtà virtuose, in ambito nazionale le cose migliorano ma il sud, pur essendoci Comuni esemplari, è una zavorra. Ancora una volta. E l'Italia rischia la procedura d'infrazione Ue

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Aumenta la raccolta differenziata in Italia pur rimanendo distante dagli obiettivi nazionali imposti dall’Ue che ha fissato una quota del 50% per il 2020. Sei i comuni virtuosi: Capannori in Toscana, Trento, Pordenone raggiungono i livelli più alti di riciclo; Perugia, Belluno e Treviso sono quelli che hanno tagliato più CO2. Questo i dati raccolti dall’Associazione nazionale dei comuni italiani e Conai, il Consorzio nazionale degli imballaggi. (fonte tgcom24.it).

In realtà, riciclo e raccolta differenziata sono due cose leggermente diverse. Comunque, ciò che emerge con chiarezza è la differenza, ancora una volta, fra il settentrione e il Mezzogiorno del Paese. Se, ad esempio, il Comune pugliese di Rutigliano ha percentuali da record nazionale, è anche vero che il sud, nel suo complesso, aggrava il contesto nazionale.

“Il problema del sud è enorme. Sarà impossibile, per esempio, che Sicilia e Calabria possano arrivare al 50 oer cento”. Filippo Bernocchi parla di raccolta differenziata dei rifiuti ed evidenzia il divario nord-sud. Aggiunge, il delegato Anci per energia e rifiuti: “Sarebbe meglio sostenere le regioni del sud piuttosto che spingere le risorse sulle regioni del mord” in quanto “i numeri dicono che se non troviamo risorse per far partire la raccolta differenziata al sud l’Italia finirà sotto procedura di infrazione”.


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