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Taranto: due bambine scompaiono, rintracciate sul pullman per Roma Bitetto: picchiava la mamma, arrestato. Laterza: bloccato per tentato furto di rame

carabinieri

 

Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:

Nella mattinata di ieri, la madre di una minorenne di 13 anni di Taranto, ha contattato il 112 riferendo che la propria figlia era andata via di casa per raggiungere Roma, dove aveva allacciato amicizia con un coetaneo conosciuto tramite il popolare social network Facebook. La donna, in evidente stato di agitazione, ha riferito alla Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Taranto che la figlia si era allontanata in compagnia di un’amica coetanea.

A tale punto, la Centrale Operativa ha immediatamente contattato la Polizia Ferroviaria di Taranto, per comunicare l’allontanamento delle due giovanissime, ma ha ricevuto notizia che, nell’arco pomeridiano, nessun treno era in partenza per la capitale. Sono stati quindi effettuati ulteriori accertamenti, che hanno permesso di individuare un unico pullman in partenza dal piazzale antistante la stazione ferroviaria di Taranto e diretto a Roma, il cui autista è subito stato contattato telefonicamente dai Carabinieri, ai quali confermava la circostanza che a bordo del mezzo da egli condotto erano salite due giovanissime ragazze. Nell’occasione, l’autista ha anche riferito che sul mezzo era presente una donna appartenente alla Polizia di Stato. È stato stabilito un contatto telefonico con quest’ultima, che ha preso in consegna le due ragazzine, facendo riferimento alla Centrale Operativa di questo Comando Provinciale.

Nel frattempo, il pullman era giunto in Basilicata, precisamente nel comune di Grassano dove, appositamente allertati, i Carabinieri della locale Stazione hanno preso in custodia le due fanciulle dalla collega della Polizia di Stato. Poco dopo, avvistati dagli operatori della Centrale Operativa dei Carabinieri di Taranto, peraltro sempre in contatto con le famiglie interessate all’evento, sono giunti a Grassano, presso il locale Comando Stazione Carabinieri, i familiari delle due ragazze, che hanno riabbracciato i congiunti.

La vicenda si è conclusa con un sentito ringraziamento da parte dei familiari delle giovani a tutti quanti si sono adoperati per il rintraccio delle ragazze.

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I Carabinieri della Stazione di Bitetto hanno arrestato un 32enne del luogo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. I militari intervenuti presso l’abitazione dell’uomo su segnalazione al numero di emergenza “112” effettuata da alcuni vicini, lo hanno tratto in arresto appurando che a causa di dissidi scaturiti da futili motivi aveva reiteratamente minacciato e aggredito la madre 59enne. Quest’ultima ha riportato lesioni giudicate guaribili in 10 giorni per lesioni alla testa e alla mano destra mentre il 32enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la locala casa circondariale.

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Nella fitta rete di controlli, tessuta dai militari della Compagnia Carabinieri di Taranto sul territorio del capoluogo jonico nei decorsi giorni, è incappato anche Pugliese Mario, uno scaltro 23enne, già noto alle forze dell’ordine. Audace il tentativo dell’uomo di eludere i controlli. Nonostante fosse sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio, non si è voluto negare un fuoriprogramma. Stanco delle mura domestiche, pensando di farla franca, ha deciso bene di uscire di casa per una passeggiata nelle vie cittadine. Colto in flagranza, ha riferito di essere uscito per andare in ospedale, a causa di un fastidiosissimo mal di denti, dimenticando di avvisare le forze dell’ordine preposte al controllo. Portato negli uffici della caserma “Ugo De Carolis”, su viale Virgilio, per completare gli accertamenti di polizia, è stato dichiarato in arresto per evasione. Il sostituto procuratore di turno, dott. Lanfranco Marazia, ne ha disposto la traduzione presso la locale casa circondariale.

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I Carabinieri della Stazione di Laterza (TA), nella tarda mattinata di ieri, hanno tratto in stato di arresto Nardelli Massimo, 38enne tarantino, sorvegliato speciale, per tentato furto di rame.

Informati da una segnalazione giunta dall’istituto di vigilanza “Metronotte”, il cui personale aveva avvistato alcuni soggetti sospetti nei pressi dello stabilimento chiuso della “Curvet”, ubicato sulla sp.17. , i militari accorsi, dopo una preliminare ispezione esterna, sorprendevano all’interno del capannone due giovani intenti a tagliare delle matasse di rame che stavano riponendo in grossi carrelli.

Dei due, che si davano a precipitosa fuga, solo Nardelli è stato subito bloccato, grazie anche all’intervento di una seconda pattuglia di rinforzo.

Egli, tratto in arresto per il tentato furto, è stato associato alla Casa Circondariale di Taranto, dovendo anche rispondere della violazione alla Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno in Taranto, cui era sottoposto.

Sono tuttora in corso le indagini tese ad identificare il complice.

 


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