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Segno dei tempi: entriamo nel paniere E nel foggiano non arrivano più i giornali nelle edicole

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Due notizie, quasi contemporanee, comparse su twitter. Una è dell’agenzia Ansa e parla del paniere dei prezzi, ovvero i prodotti che servono per determinare l’inflazione. L’altra notizia è un reportage di Repubblica, dalla daunia: titolo, più o meno così, dove il wi-fi è gratuito e i giornali non arrivano più alle edicole. Che dunque non li vendono più (lapalissiano) c’è da osservare.

Cos’hanno in comune queste due notizie? L’informazione online.

Nel paniere dei prezzi, infatti, fa la sua comparsa il giornale online, ovvero quanto costa all’utente cliccare per avere una notizia. Insomma si inizia a ragionare sull’informazione online a pagamento, che inizia a entrare nella cultura degli italiani. Questo territorio, ancora, ha assimilato un po’meno la cosa, occorre dire. Tant’è che l’informazione è a titolo gratuito, per gli utenti, per chi va a visitare i siti. Comunque sia, anche con la decisione dell’Istat, l’informazione online inizia ad avere una sua (giusta) legittimazione. Ed ecco il collegamento con l’altra notizia, quella diffusa da Repubblica: in qualche angolino d’Italia non arrivano neanche più i giornali, il che non è un bene. Ma c’è il wi-fi gratuito e la gente, all’oscuro di informazioni, non resta. Segno dei tempi. Il lavoro giornalistico non è in una fase di ristrutturazione, è proprio in una fase di scomposizione e ricomposizione su basi diverse. Oggi ce lo dice anche l’Istat, così come ce lo dice una crisi senza precedenti del settore informazione. Ma per parlare di crisi, prendiamo a prestito il significato che ne danno i cinesi: in cinese si traduce con due concetti, problema e opportunità. Ecco,l’informazione online è un’opportunità. Per i giornalisti che la realizzano, per gli utenti che ne fruiscono. Ma, sia chiaro, e sia chiaro anche al pubblico: ce lo conferma il paniere dei prezzi, prima o poi tutto il settore dell’informazione online dovrà organizzare il suo rapporto con il pubblico, anche su basi economiche. Per un banale motivo: ciò che si trova nell’informazione in internet è frutto di un lavoro.

Agostino Quero


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