Da oggi a Trani, i processi a Standard & Poor’s e Fitch. A giudizio anche sei fra manager e analisti, accusati di gravi manipolazione di mercato. Per S&P sono imputati l’ex presidente mondiale Deven Sharma, gli analisti Yann Le Pallec, Eileen Zhang, Franklin Crawford Gill e Kraemer Moritz, e David Pearce, legale rappresentante di Standar & Poor’s. Per Fitch, imputati David Michael Willmoth-Riley e Trevor Pitman, il quale va a processo come legale rappresentante dell’agenzia di rating. Il processo di Trani sarà caratterizzato fra le altre cose, da una sfilata di big dell’economia mondiale, citati dal pubblico ministero Michele Ruggiero come testimone. Due nomi per tutti, Mario Monti e Mario Draghi.
Per una vicenda riguardante i derivati, negli Stati Uniti d’America Standard & Poor’s ha patteggiato una sanzione da un miliardo e mezzo di dollari.
Ciò che è al centro del processo di Trani ha invece un ammontare di 240 miliardi di euro. Il ministero dell’Economia, benché annoverato fra le parti offese dall’accusa, non si è costituito. Ovvero, in caso di condanna degli imputati, lo Stato italiano (danneggiato, secondo l’accusa) non prende un centesimo. Chi che la spiega questa?