Di seguito il comunicato:
La Madonna di Loreto sarà a Martina Franca dal 19 al 26 febbraio. Il simulacro della Madonna di Loreto giungerà a Martina Franca domenica 19 febbraio, atterrando con un elicottero privato in piazza d’Angiò e successivamente si trasferirà nella chiesa della parrocchia Regina Mundi per la Santa Messa solenne delle ore 11.30 che sarà celebrata da S.E. Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo Metropolita di Taranto, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose.
Per un’intera settimana la Madonna di Loreto sarà pellegrina in alcune delle nostre comunità parrocchiali, toccando il centro e la periferia della città, con un ricco programma che si concluderà domenica 26 febbraio. Ogni giorno della settimana sarà dedicato a uno dei cinque sensi, per concludere con il sesto senso, quello dell’amore.
La Madonna pellegrina farà tappa nelle comunità parrocchiali della Basilica di San Martino, Madonna del Carmine, Divino Amore e Sant’Antonio, per una ricca esperienza di sinodalità e devota partecipazione. L’evento è patrocinato dal Comune di Martina Franca.
Il percorso ci aiuterà a riscoprire la bellezza della vita e delle relazioni, per diventare “costruttori” di una società migliore, reale, attuale, come Maria è stata donna del suo tempo.
L’iniziativa è stata organizzata avendo in mente e nel cuore diversi obiettivi, tra i quali soprattutto quello di risvegliare la devozione nei riguardi della Santa Casa di Loreto: la presenza dell’antica chiesa dedicata alla Madonna di Loreto nella Parrocchia Regina Mundi, infatti, testimonia come il suo culto fosse ben radicato nel territorio martinese già dal 1600.
Nel cartellone delle iniziative è prevista, tra gli altri, la presenza di diversi relatori a caratura nazionale, tra cui Sua Eccellenza Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo delegato Pontificio emerito di Loreto e della Basilica di Sant’Antonio a Padova; padre Ermes Ronchi volto noto per la sua presenza su Rai Uno e per gli innumerevoli testi da lui pubblicati; Mons. Alessandro Greco, Vicario per gli Affari generali della Diocesi di Taranto; l’Arcivescovo di Taranto Mons. Filippo Santoro e l’Arcivescovo Coadiutore di Taranto Ciro Miniero.
Mons. Giovanni Tonucci
Nasce a Fano il 4 dicembre 1941, da Bruno e Amelia Muratori, terzo di quattro figli. Suo fratello Paolo sarà missionario in Brasile dal 1965 al 1994, battendosi strenuamente per i diritti dei poveri contro le brutture della dittatura militare, che gli costerà il titolo di “persona indegna” di ricevere la cittadinanza brasiliana.
Studia a Roma nel Pontificio Seminario Romano ed è ordinato sacerdote nel 1966. Consegue il baccellierato in Filosofia, la laurea in Sacra Teologia e la laurea in Diritto Canonico, presso la Pontificia Università Lateranense. Chiamato a Roma come candidato al servizio diplomatico della Santa Sede, ottiene la licenza in Diplomazia Ecclesiastica presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica.
Oltre all’italiano, parla inglese, spagnolo, francese e portoghese. Entra nel servizio diplomatico della Santa Sede nel 1971 e le attività diplomatiche lo portano in giro per il mondo: nelle Rappresentanze Pontificie in Camerun (1971-1973) e in Gran Bretagna (1974-1976), in Vaticano, presso la Segreteria di Stato (1976-1984).
Presta poi servizio presso le Nunziature Apostoliche nella Repubblica Federale Socialista di Jugoslavia (1984-1987) e negli Stati Uniti d’America (1987-1989). A Washington è anche “osservatore permanente” presso l’Organizzazione degli Stati Americani, Nunzio Apostolico in Bolivia. Il 6 gennaio 1990 Giovanni Paolo II lo nomina Vescovo a San Pietro. Rimane in Bolivia come Nunzio Apostolico fino al 1996, poi in Kenya.
Viene accreditato come Osservatore Permanente della Santa Sede ai programmi delle Nazioni Unite a Nairobi, per i problemi ecologici e per gli insediamenti umani.
Nel 2004 viene trasferito alla Nunziatura Apostolica di Stoccolma, come Rappresentante Pontificio presso i Paesi Nordici: Svezia, Danimarca, Finlandia, Islanda e Norvegia.
Il 18 ottobre 2007 è nominato Arcivescovo della Prelatura Territoriale di Loreto, in Italia, e Delegato Pontificio del Santuario della Santa Casa. Dall’8 marzo 2014, è anche Delegato Pontificio per il Santuario di S. Antonio in Padova.
Nel 2017 lascia gli incarichi per raggiunti limiti di età e torna a vivere nella sua amata Fano, nella stessa umile dimora che è stata dei suoi genitori. Oggi Mons. Tonucci continua a predicare corsi di esercizi spirituali per sacerdoti e religiose, e accompagna pellegrini soprattutto in Terra Santa.
Il suo motto da Vescovo trae ispirazione da san Giovanni Evangelista, suo santo patrono: “Prior dilexit nos”, Egli ci ha amato per primo, con riferimento all’amore di Dio per l’uomo che prende l’iniziativa, precede ogni cosa, sfida a dare risposte. Nello stemma, invece, i colori della sua Fano, il simbolo dell’evangelista Giovanni e le stelle mariane.
Padre Ermes Ronchi
Sacerdote dell’ordine dei Servi di Maria, padre Ermes Ronchi è volto e penna noti al grande pubblico. Per diversi anni ha condotto il commento al Vangelo della domenica nella trasmissione “A sua immagine” su Raiuno. Per Avvenire, cura una rubrica settimanale di commento al Vangelo. Nel marzo 2016 riceve una chiamata inaspettata da Papa Francesco, che lo chiama a guidare gli esercizi spirituali di Quaresima per la Curia romana, incarico che gli fa guadagnare il titolo mediatico di “predicatore del Papa”.
Nasce nel 1947 in provincia di Udine. Ordinato sacerdote nel 1973, insieme ad altri fratelli dà vita a una comunità sperimentale nel vicentino, nella quale ognuno si mantiene col proprio lavoro. Dopo qualche anno, esprime l’esigenza di proseguire gli studi e si sposta a Parigi: mantenendosi come insegnante e diversi altri lavori umili, consegue due dottorati. Nel 1980 torna in Italia, vivendo tra comunità e incarichi culturali anche a Milano. Autore di numerosi libri su temi biblici e spirituali, collabora con diversi giornali e trasmissioni. Da settembre 2016 risiede nella sua nuova Comunità di Santa Maria del Cengio, a Isola Vicentina. Di sé dice: “Mi sento servo, ministro al servizio della Parola: è la passione, è il richiamo, la fonte, la roccia, il nido della mia vita. Annunciare la Parola, scrivere della Parola, tradurla nel linguaggio di oggi sono le pietre miliari del mio cammino quotidiano”.
Monsignor Alessandro Greco
Vicario episcopale per gli affari generali dell’arcidiocesi metropolita di Taranto, monsignor Alessandro Greco nasce a Massafra nel 1947 e, dopo l’infanzia vissuta nel suo comune natio, viene ordinato sacerdote nel 1972 da mons. Guglielmo Motolese. Subito dopo i voti, per quattro anni ricopre l’incarico di vicario parrocchiale nella chiesa madre di Mottola e comincia a collaborare con il settimanale diocesano Nuovo Dialogo. Nel 1976 si trasferisce a Taranto, dove Mons. Motolese gli affida la guida della parrocchia Stella Maris al quartiere Porta Napoli (titolo che mantiene tuttora), nello stesso periodo in cui gli edifici vengono smantellati e la chiesa stessa demolita per essere trasferita nella cappella ferroviaria intitolata alla Madonna del buon viaggio. Insegna per sedici anni religione al liceo scientifico, storia e filosofia al seminario di Poggio Galeso, all’istituto salesiano Don Bosco e presso l’università LUMSA. L’arcivescovo Benigno Papa lo designa docente di teologia prima, e poi direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose. Nel 2017 diventa Vicario Generale con l’arcivescovo Filippo Santoro, dedicandosi appieno alla vita della diocesi “cogliendo l’opportunità di adempiere al ruolo in un’ottica pastorale”.
Monsignor Filippo Santoro
Arcivescovo metropolita di Taranto dal 2011, Monsignor Filippo Santoro nasce a Carbonara, quartiere di Bari, nel 1948. Frequenta il seminario e studia teologia a Roma e diventa sacerdote nel 1972. Nel 1984 don Luigi Giussani, fondatore del movimento Comunione e Liberazione, gli chiede di partire per il Brasile come sacerdote fidei donum e qui diviene responsabile del Movimento nell’America Latina dal 1988 al 1996. Nel 1992 è membro della delegazione della Santa Sede per la conferenza mondiale sull’ambiente. É stato vescovo ausiliare di Rio de Janeiro e, nello stesso stato, vescovo animatore della Pastorale dell’educazione e della Pastorale dell’insegnamento della religione e vescovo di Petropolis. Nel 2003 è visitatore apostolico dei seminari del Mozambico e nel 2009 dei seminari del vicariato apostolico di San Miguel in Ecuador. Il 20 maggio 2015 è eletto dall’Assemblea Generale della CEI Presidente della Commissione Episcopale per i Problemi sociali e il Lavoro, la Giustizia e la Pace. Nel 2019 Papa Francesco lo nomina padre sinodale del Sinodo sull’Amazzonia.