Trilly, esemplare di asino di Martina Franca. Ma anche cavalli ed altri animali di compagnia, adatti per l’inserimento, quello che una volta era definito pet therapy. L’istituto “Basile Caramia-Gigante” di Alberobello è protagonista di questa iniziativa sociale, con gli animali allevati nell’istituto. Ciò a beneficio, per il momento, di sei studenti con bisogni educativi speciali o esigenze ancora più specifiche, di varie scuole del territorio, le cui testimonianze sono state riportate indirettamente durante il convegno di ieri, non senza emozione da parte del pubblico. L’intenzione è quella di ampliare la possibilità di impiego degli animali per altre persone in difficoltà.
L’istituto agrario-alberghiero di Alberobello, sede secondaria di quello di Locorotondo, è un’eccellenza educativa nel territorio e questa importante iniziativa di integrazione, condotta grazie anche al Rotary club, è veramente encomiabile per i fini che persegue ed è ottima per i risultati ottenuti a beneficio di bambini e ragazzi in difficoltà o anche con patologie complicate.
“Il banco degli asini”, il nome: forse anche per dire quanto si fosse sbagliato Collodi, nel descrivere in quel modo un animale meraviglioso. Anche in rapporto alla scuola.