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Non si vede ma si cura


Attacco alla centrale nucleare più grande d’Europa. Protezione per i rifugiati ucraini in Unione europea. Lamorgese: Italia pronta. Negoziati all’inizio della prossima settimana Invasione russa in Ucraina. Gorbaciov: fermare il Cremlino. Stamani le radici europee per la pace

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Per la prima volta nella sua storia l’Unione europea ha applicato all’unanimità dei 27 Stati membri la direttiva per la protezione dei rifugiati. Riguarda gli ucraini, che sono già oltre un milione fuggiti dal Paese invaso (settemila circa arrivati in Ucraina). Il Consiglio Affari interni dell’Unione europea dispone, dunque, un anno di permesso di soggiorno e possibilità lavorative ai rifugiati. L’Italia, secondo il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, è pronta all’accoglienza. Del resto in ogni angolo del Paese la solidarietà, con le offerte di aiuto agli ucraini in fuga dall’invasione, è continua e crescente.

Alle 8,45 le radio di tutta Europa trasmettono contemporaneamente un brano pacifista di John Lennon.

Continuano i bombardamenti russi in Ucraina: bombardara la centrale nucleare di Zaporizhzhia,  la più grande d’Europa. Messa al sicuro dagli ucraini per evitare un disastro dieci volte superiore di quello di Chernobyl. L’obiettivo finale è Kiev. L’uomo più schifato del mondo, Vladimir Putin, non fa un passo indietro. Ma il leader che cambiò la Russia, tanto da essere premio Nobel per la pace, Mikhail Gorbaciov, chiede che sia fermato il Cremlino. I russi si vergognano del loro dittatore. Ne avrà pesantissime conseguenze economiche la Russia che va verso il default.

 


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