Il sequestro ha riguardato i lotti che – dopo diversi provvedimenti emergenziali disposti in questi anni – hanno continuato a lavorare i rifiuti solidi urbani provenienti da parecchi comuni del barese attraverso la tecnica dei sopralzi.
L’impianto confina un’area che in futuro potrebbe ospitare una discarica di servizio e soccorso e a cui si accede da una strada che ora inaccessibile a causa di un possibile crollo determinato dai lavori di scavo sul ciglio di scarpata della nuova discarica.
La contrada in cui si trova la discarica ospita numerose cave trasformate in passato in discariche di rifiuti di ogni tipo, compresi fanghi industriali e scorie siderurgiche. Secondo gli inquirenti è possibile che vi sia una “compromissione dell’ambiente e del paesaggio”. (barisette.it)