Vita dura per chi ha il sonno leggero nella fine settimana di Martina Franca, soprattutto nella primavera-estate. Si riparte come l’anno scorso, a quanto sembra. Alle 2 in punto della notte scorsa, via ai bòtti per qualche minuto, chissà da dove, e per chi non dorme con i tappi nelle orecchie o, appunto, ha il sonno leggero il risveglio è stato pressoché automatico. Figurarsi per chi si trovasse nelle vicinanze del luogo dei fuochi di artificio.
Rispetto allo scorso anno c’è una novità però ed arriva da una sentenza della Corte di Cassazione: le attività notturne, se non adeguatamente autorizzate o regolamentate dalla pubblica amministrazione, diventano rumori, molesti, e rischiano di essere pagati dal Comune in caso di contenzioso da parte di cittadini non disposti a farsi rovinare il sonno. Magari si aprirebbe anche un conseguente procedimento per danno erariale, chissà. Dunque per l’amministrazione pubblica sarà opportuno provvedere, da subito, a regolamentare la questione e spiegare alla comunità ed in particolare a chi intenda festeggiare in quel modo, se individuabile, ad esempio qualche organizzatore di eventi, che gli altri vanno rispettati. Soprattutto quando si tratti di malati, anziani, bambini, per esempio.