Di seguito un comunicato dei carabinieri forestali:
Maxi rinvenimento di rifiuti a cura dei Carabinieri forestali della Stazione Carabinieri Forestale di Bari e del Nucleo Investigativo del Gruppo di Bari nella zona industriale di Bari-Modugno, rinvenuti in un immobile completo di piazzale operativo, sede di una ditta locale che ha svolto dal 2013 al 2017 attività di “esercizio di impianti per la selezione, il trattamento e trasferimento e recupero di rifiuti solidi urbani ed assimilabili non pericolosi”, per poi cessare l’attività.
Al momento del sequestro il sito è risultato abbandonato e privo di presenza qualificata, maestranze e macchinari. Di contro sul piazzale di pertinenza di circa 2650 metri quadrati, si è constatata la presenza di circa 5.300 metri cubi di rifiuti abbandonati, con violazione delle prescrizioni di messa in sicurezza e bonifica del sito alla cessazione dell’attività.
Più nello specifico, i Carabinieri Forestali hanno rinvenuto tre giaciture di rifiuto e due cumuli di alcune decine di metri cubi, costituiti da rifiuti ingombranti, pneumatici di vario tipo e dimensioni, fluff frammisto a frazione di plastica cippata, sporadica presenza di raae, rifiuti sanitari e matasse di lana in fibra minerale in cattive condizioni. In molte sub aree sono stati rinvenuti stracci intrisi vistosamente di olio, rifiuti non distinguibili merceologicamente anch’essi intrisi di olio, morchie e sfridi metallici. Altre sub aree sono state interessate da principi di incendio che hanno ammalorato il già compromesso stato fisico del rifiuto. Inoltre si è trovata giacitura costituita essenzialmente da guaine bituminose e pannelli isolanti. Anche per effetto delle condizioni meteo climatiche del momento, caratterizzate da intenso soleggiamento e bassa ventosità, si è potuto fortemente percepire un odore riconducibile alla presenza di versamento di olio minerale sul piazzale e su parte dei rifiuti. Inoltre sul piazzale insistono due canaline per la raccolta delle acque meteoriche e di dilavamento dello stesso, rinvenute piene di sfridi in terriccio intriso di olio.
Il sito è risultato altresì caratterizzato dalla presenza di un’unità immobiliare presuntivamente utilizzata a capannone industriale con annessi uffici e abitazione. Evidente la violazione delle prescrizioni di cui alla determina autorizzatoria dell’attività.
Alla luce di quanto rinvenuto ed in esito agli accertamenti condotti dai Carabinieri forestali nelle ultime settimane, è così scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per il Legale Rappresentante della Ditta, deferito per il reato di illecito abbandono di rifiuti in violazione dell’art. 192 del Codice dell’Ambiente, come sanzionato dall’art.256 co. 2 – 4 dello stesso testo.
Tutta l’area è stata dunque sottoposta a sequestro penale.